Festa della vendemmia

festa-della-vendemmia_4MONTEFALCO (PG) – Torna il 25 settembre la Festa della Vendemmia, il tradizionale appuntamento che si tramanda da oltre 80 anni per ricreare l’atmosfera della terra del Sagrantino in questa stagione. La Festa della vendemmia inizierà alle 14 con lo spettacolo del gruppo folkloristico “Gruppo popolare di Giano dell’Umbria” che darà il benvenuto ai carri allegorici realizzati da ciascuna delle frazioni in cui è suddiviso il territorio del Comune di Montefalco, che si posizioneranno in piazza del Comune. I figuranti saranno impegnati ad interpretare ciascuno la scena scelta per il proprio carro, intratterranno il pubblico attraverso canti e balli, distribuendo gratuitamente vino e cibo tipico del territorio locale. Ogni frazione proporrà un tema: Cerrete 1 l’antica aratura con i buoi e il trattore dell’antichità; Cerrete 2 il trasporto vini; Cerrete 3 la cantina; Casale San Pietro la preparazione dell’attrezzatura per la vendemmia; Casale Attone l’attrezzatura d’epoca trainata da trattore; La Sala l’Aja De ‘Na Vorta Quilli de Sparulacci De Campoletame e quilli De Li frati; Madonna della Stella la casetta dei sapori; Cortignano (bimbi) baby pigiatura; Cortignano la bonfinita; Attone 1 l’imbottigliamento; Attone 2 la pigiatura; Camiano la cantina e il fattore; San Clemente la cantina de li frati de San Clemente; Montepennino la sfragnitura; San Marco la strignitura; Fonte Petrella la pigiatura; Pietrauta la vendemmia; Macchie la torchiatura; Turrita la locanda. Il sindaco Donatella Tesei insieme agli assessori comunali come da tradizione attenderanno e saluteranno i carri dalla terrazza del palazzo comunale. Speaker della manifestazione sarà Gilberto Scalabrini.

La Festa della Vendemmia

Nel cuore della vendemmia, di domenica, nel settembre 1934 ebbe inizio a Montefalco la Festa della Vendemmia. Furono i padronali del territorio (Antonelli, Bechelloni, Camilli, Langeli, Pambufetti, Fabrizi, Paolucci, Ricci, Prosperini) ad avere l’idea di utilizzare i carri a buoi per allestire piccole scene della vendemmia disegnate da ricostruite vardavòtte grondanti di tralci e di saporiti grappoli d’uva. I giovani e le giovani sia del paese che della campagna montefalchese vi prendevano posto sfoggiando gli abiti della tradizione contadina e cantando gli stornelli già intonati sui campi. Successivamente si svendeva dai carri per abbandonare i piedi e il corpo al frenetico salterello nel mezzo della Piazza Comunale e per offrire vino e vivere un’allegria simpaticamente condivisa. Questo fino al 14 settembre 1939. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’appuntamento di Settembre con la festa dell’uva si interruppe e riprese solo nel 1950 per iniziativa della Coldiretti in collaborazione con gli abitanti delle varie frazioni. A conclusione della giornata di festa, nella ex Chiesa di Santa Maria dei Laici, si premiavano i migliori allestimenti dei carri e poi, al suono della fisarmonica, c’era ancora tempo e voglia di ballare e divertirsi. Dopo una seconda interruzione durata circa 25 anni, dal 1956 al 1989, per iniziativa prima della sezione locale della Democrazia Cristiana e poi dell’Amministrazione Comunale e dei Comitati Frazionali, dal 1990 la festa della vendemmia e ritornata e si svolge ogni anno nella terza domenica del mese di Settembre per animare la Piazza del Comune con i suoi carri allegorici che rappresentano le scene della vendemmia. In un’atmosfera che sa ancora di antico, tutti si godono lo spettacolo dei carri, i suoni delle fisarmoniche e degli organetti e i canti di un tempo. Vengono offerti dolcetti secchi maritozzi al mosto e piccole prelibatezze della cucina locale insieme ai vini locali, tra i quali domina incontrastato il Sagrantino.

FONTE: Ufficio stampa Comune di Montefalco