La grande musica dell’Umbria Jazz 12

Manifesto ufficiale di Umbria Jazz 12, di Antonio TodiniPERUGIA – Al via nel capoluogo umbro, dal 6 al 15 luglio, una nuova e attesissima edizione di Umbria Jazz Festival. Il programma 2012 non smentisce il prestigio internazionale che da anni la grande kermesse di musica si è guadagnata: un cartellone ricco di eventi che spaziano dal jazz puro al blues e al soul, includendo pop, reggae e sperimentazioni.

Debutto sul palco dell’Arena Santa Giuliana per Stefano Bollani, impegnato prima in un duo pianistico con Chick Corea e poi con il mandolino brasiliano di Hamilton de Hollanda. Tra gli altri “evening concerts” il trio di Stan Tracey e il quartetto funk di Herbie Hancock, gli Spectrum Road e l’inedito incontro tra David Murray e Macy Gray. E ancora, la Hollowbody Band di John Scofield seguita da Esperanza Spalding, i Sound Prints e la Parco della Musica Jazz Orchestra guidata dal trombettista Enrico Rava, le bellissime voci di Al Jarreau ed Erykah Badu. Da non perdere l’esibizione del chitarrista jazz Pat Metheny e della sua Unity Band e il 13 luglio, in esclusiva italiana, il Colosso del sax Sonny Rollins. Il 14 luglio serata reggae con la regina del genere Rita Marley, Stephen Marley e l’ivoriano Alpha Blondy. Chiusura in bellezza sabato 15 luglio con Sting e il suo “Back to Bass Tour”, evento che celebrerà sia i 25 anni da solista dell’artista inglese sia i 25 anni dal suo concerto al Festival del 1987.

Il jazz più ortodosso rimane il protagonista al Teatro Morlacchi con le esibizioni di Wayne Shorter e Melody Gardot, cui si aggiungono gli omaggi a Thelonious Monk e Gil Evans, di cui ricorrono rispettivamente i 30 anni dalla morte e i 100 anni dalla nascita. Numerosi i tributi e le reinterpretazioni, tra cui quelli della Eastman Orchestra, del quartetto di Francesco Bearzatti con “Monk ‘n Roll”, della Lydian Sound Orchestra e della Perugia Jazz Orchestra. Quattro grandi pianisti del calibro di Kenny Barron, Mulgrew Miller, Eric Reed e Benny Green propongono un omaggio che ha un titolo esemplificativo: “Mostly Monk”.

Abbinamento tra musica e cibo alla Bottega del Vino e al Ristorante La Taverna per aperitivi, brunch e cene. Infine concerti gratuiti all’aperto presso i Giardini Carducci e Piazza IV Novembre. La street parade vedrà quest’anno un gradito ritorno: i Funk Off, che ne incarnano al meglio l’essenza in una spettacolare e trascinante performance per le strade del centro storico.

Guardando, anzi ascoltando attentamente, una delle migliori edizioni di sempre del Festival. Da non perdere!