Il Comune di Montefalco

MontefalcoFiore all’occhiello della produzione vinicola umbra, Montefalco è un comune di poco più di 5000 abitanti famoso per il suo Sagrantino di Montefalco e per il Montefalco Rosso. Vi anticipiamo che a settembre è prevista la 34° edizione della settimana enologica, un appuntamento molto atteso e particolarmente curato di cui sapremo offrirvi i dettagli a tempo debito.

Intanto vi proponiamo un altro aspetto altrettanto gradito e che potrete scoprire cammin facendo addentrandovi nella storia e nell’architettura mantefalchese.

Montefalco sorge in cima a una collina sulla pianura dei fiumi Clitunno e Topino ed è interamente circondato da vigneti e uliveti. “Ringhiera dell’Umbria” è stato definito intorno la metà del 1500 proprio per la suggestiva veduta che offre sull’intera vallata che collega Perugia a Spoleto e che si arrampica fino ai Monti Martani e al versante appenninico. Alcuni (gli storici) attribuiscono il nome Montefalco ad una decisone presa dall’imperatore Federico II di Svezia che, visitando questa località, venne impressionato dal gran numero di falchi presenti; decise dunque di cambiare il nome da Cors Coronae (Coccorone) a Montefalco. Oggi la presenza dei falchi è ridotta al minimo, ma è stata condotta una politica di ripopolamento di questi esemplari che sta avendo (pare) esito positivo.

Anche la leggenda legata al nome di Montefalco poco si distanzia dai racconti storici: Infatti sempre Federico II ricevette indietro dagli abitanti di Coccorone i due falchi amatissimi e perduti. I due falchi avevano in realtà scelto quel paese per vivere e non la località preferita dall’imperatore poco distante. Il battesimo di Montefalco avvenne in onore della pace sigillata tra gli abitanti e Federico II.

Monumenti e luoghi d’interesse
Il centro di Montefalco è tutto ben conservato e interamente visitabile. Vi consigliamo la Cinta muraria con le sue porte, tra cui la merlata Porta Sant’Agostino e le sue torri, tra cui la Torre del Verziere; la Chiesa di Sant’Agostino, costruita tra il 1279 e il 1285, dove sono custoditi i corpi delle Beate Chiarella e Illuminata e il corpo mummificato del Beato Pellegrino; la parte del periodo del libero comune; il complesso museale di San Francesco, la pinacoteca e anche le antiche cantine dei frati minori del convento francescano da poco restaurate e provviste degli utensili legati alla lavorazione dell’uva per la produzione del vino (XVIII, XIX). Fuori città potrete gustare dell’imponente castello di Fabbri del XIV secolo e del Santuario della Madonna della Stella.