“Ringrazio i tibernauti protagonisti di questo viaggio alla scoperta del fiume Tevere – ha detto il sindaco Locchi – che ci hanno proposto questa mostra che arricchisce il legame che gli umbertidesi hanno con il loro fiume”. “L’Ecomuseo è basato sue tre caratteristiche, il territorio, la comunità e il patrimonio – ha aggiunto Giacometti – E’ un progetto di sviluppo che oggi coinvolge circa 40 soggetti e che sta portando avanti varie iniziative, tra cui il recupero e la valorizzazione di Torre Certalda, la riscoperta dei vecchi mulini sul Tevere e il recupero dei giochi lungo il fiume”. E’ stato poi Saul Stucchi, giornalista con una laurea in Storia romana e una grande passione per quel periodo storico, a spiegare come è nato il progetto.
“Ero incuriosito da come un fiume relativamente piccolo come il Tevere avesse potuto influenzare la storia di Roma e dell’Italia – ha detto – Del Tevere conoscevo davvero poco ma ben presto ho scoperto che condividevo questa ignoranza con molte persone, anche con chi vive in regioni attraversate dal fiume. Così insieme ai miei compagni di viaggio sono partito alla scoperta del Tevere e la mostra racconta i nostri sette giorni lungo le sue sponde. Ogni fiume è come un libro che vi invito a percorrere per intero, dall’inizio alla fine e Umbertide è sicuramente una splendida pagina del Tevere”.