La festa di Sant’Antonio Abate 2014 in Umbria

Sant'AntonioIl 17 gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate, monaco eremita universalmente noto come taumaturgo, cioè guaritore di malattie terribili e protettore degli animali

Vegliardo dalla lunga barba appoggiato ad un bastone a tau terminante con una campanella, è sempre accompagnato nell’iconografia cristiana dal maialino nero cintato, suo attributo iconografico. L’intercessione del santo sulle fatiche, la laboriosità del contadino, la benedizione del bestiame, del sale e del grano, sono gli aspetti portanti di questa festa con cui inizia ufficialmente il Carnevale.
Il culto di Sant’Antonio, ancora ben radicato nelle campagne umbre, terre di allevamenti, è festeggiato, tra l’11 e il 19 gennaio in molte località della regione.

Concerto in onore di Sant’Antonio Abate sabato 11 gennaio alle 21,15 presso il teatro Comunale di Gubbio.

A Perugia, in corso Bersaglieri, festa dedicata al santo il 16 e il 17 gennaio con accensione del focolare, benedizione degli animali e del dolcepane e mercato di prodotti dedicati agli animali.

Il 17, 18 e 19 gennaio a Cascia si potrà assistere alla festa delle tradizioni rurali della montagna, che si apre con la festa di Sant’Antonio Abate.
Il programma prevede la Festa delle tradizioni rurali della montagna: contadini in attività allestiranno le strade di Cascia con “l’aia e lu pajaru”; ci sarà un Festival degli antichi mestieri con oltre 20 artigiani, sarà allestito “Lu stazzu” (recinto per la mungitura delle pecore), dove i bambini potranno direttamente provare l’emozione di mungere; sono previsti anche i racconti dei nonni, le passeggiate a dorso d’asinello per i bambini, il ballo tradizionale delle Pupazze. Saranno, inoltre, presentati e offerti in degustazione i prodotti e i piatti tipici della Valnerina.

A Norcia il 17 gennaio dopo la celebrazione della messa presso il monastero delle monache benedettine di Sant’Antonio Abate, i pastori con i loro animali bardati a festa sfilano per la città.

Il 19 gennaio festa grande anche a Santa Maria degli Angeli ove nella piazza della basilica, dopo una grande parata di animali si procederà con la benedizione. Seguirà la messa e la distribuzione del pane benedetto. Nei ristoranti cittadini sarà preparato il tradizionale Piatto di sant’Antonio a base di rigatoni, carne in umido, polpette e salsiccie. La tradizione vuole che ogni partecipante al pranzo porti un dolce per poi scambiarlo con quello degli altri presenti.

Anche a Monteleone di Spoleto il 17 gennaio i legnaioli, dopo aver fatto benedire gli animali lasceranno al parroco il loro carico di legna, che servirà per scaldare la canonica durante il lungo periodo invernale.

A Vallo di Nera il 17 gennaio presso la chiesa di Santa Maria benedizione degli animali e pranzo offerto dai santesi organizzatori della festa a base di agnello al forno.

Domenica 17 gennaio si festeggia anche a Scheggino. Dopo la Messa, sul Sagrato della chiesa di San Nicola o nella Piazza principale, il Parroco del paese benedice tutti gli animali che vengono accompagnati dai rispettivi proprietari. Segue generalmente un piccolo rinfresco o aperitivo. Segue un pranzo in un ristorante locale dove tradizionalmente partecipano solo uomini, in quell’occasione c’è l’elezione dei Santesi che hanno il compito di organizzare la Festa dell’anno successivo.