Dopo il successo di critica e di pubblico ottenuto a Los Angeles, con la partecipazione alla mostra “Skies (Nel blu dipinto di blu)”, a cura di Adelinda Allegretti, presso il Latino Art Museum, l’artista gualdese di origini partenopee Piergiuseppe Pesce, conquista la capitale vincendo il Premio “Art Caffè letterario – Esposizione di Arte Contemporanea”, con l’istallazione “Nuovo cubismo”.
Il suo originale e provocatorio linguaggio artistico ha catturato l’attenzione della critica, che lo ha decretato all’unanimità vincitore dell’edizione appena trascorsa.
Piergiuseppe Pesce, artista controverso e spesso discusso, rivolge la sua attenzione agli oggetti, ai miti, e ai linguaggi della società dei consumi. Vicino alla corrente internazionale e postmoderna del Neo Pop, miscela i simboli di culture diverse rimandando al grafitismo urbano, al mondo dell’underground, ma anche ai fumetti e al web design.
L’opera vincitrice, apprezzata per il suo originale linguaggio, è realizzata con assemblaggi di cubi di Rubik raffiguranti soggetti tratti dal mondo mediatico, icone del quotidiano note a tutti e riconoscibili.
Nel suo universo artistico disparati soggetti sono costretti a coabiatare in un improbabile spazio comune, nelle opere di Pesce, infatti, si parla della fine dell’eurocentrismo, della globalizzazione, della disintegrazione dei vecchi modelli di relazioni umane e sociali. Attraverso il linguaggio critico e ludico che lo caratterizza, anche la carrellata di personaggi e simboli che l’artista propone rappresentano un grande riassunto del secolo che ci siamo lasciati alle spalle, dove non mancano le contraddizioni.
Nelle sue opere tutto sembra mescolarsi, ricombinarsi, riprodursi, nascondersi e riaffacciarsi, seguendo il gioco delle possibilità o meglio la legge statistica delle probabilità. Le minuscole facce del Cubo di Rubik creano un muro fantastico, uno schermo fisso, una realtà che da virtuale diventa concreta e bidimensionale.