Al via oggi la “Festa delle Tavole Eugubine” – orgoglio e vanto della cultura

Tavole_EugubineCon il convegno che si è svolto questa mattina nella sala consiliare del Comune, sul tema “Le Tavole Iguvine tra tutela, ricerca e valorizzazione – Itinerari della storia e del gusto a Gubbio”, ha preso il via oggi la  kermesse “Festa delle Tavole Eugubine”, dedicata fino a domenica 20 luglio alla riscoperta e valorizzazione del più importante documento sulla civiltà degli Umbri, le sette lastre bronzee conservate nel Museo del Palazzo dei Consoli. Tutti i presenti, dal sindaco Filippo Mario Stirati all’assessore alla cultura Augusto Ancillotti, all’assessore al turismo Lorenzo Rughi, al Soprintendente Archeologo dell’Umbria Mario Pagano, all’amministratore unico di ‘Gubbio Cultura Multiservizi’ Roberto Tanganelli hanno sottolineato la centralità storica e culturale delle Tavole nella identità e riconoscibilità del patrimonio della città. « E’ un cavallo di battaglia della immagine di Gubbio nel mondo – ha commentato il sindaco Stirati – occasione di promozione e divulgazione, non solo a livello accademico ma comunicativo, dunque vetrina godibile e spendibile anche sul piano turistico. Su questo e su altri progetti, pur in tempi di gravi ristrettezze economiche, abbiamo attivato un tavolo per convogliare risorse pubbliche e private, canalizzando anche i Fondi Europei e mettendo a sistema relazioni tra enti e privati, per realizzare grandi opere culturali. » L’assessore Ancillotti, da studioso glottologo e tra i massimi esperti fondatore tra l’altro dell’IRDAU, associazione che tanto si è spesa per la divulgazione del messaggio delle “Tavole”, ha sottolineato che le radici linguistiche in esse contenute sono presenti nel nostro quotidiano più di quello che si pensi. Infatti, termini come ‘mefa’ altro non indicano che la ‘crescia sul panaro’, piatto forte della cucina popolare. Il Soprintendente Pagano ha illustrato i progetti in itinere per il Parco Archeologico della Guastuglia, evidenziando le enormi potenzialità di valorizzazione che ha Gubbio, libro con i suoi tanti capitoli, un caso più unico che raro di aree storiche e urbanistiche non stratificate nel tempo e dunque visibili contemporaneamente.  L’assessore Rughi ha illustrato in dettaglio il programma, spiegando le linee strategiche per lo sviluppo attraverso finanziamenti regionali e comunitari. « Attiveremo varie forma di partenariato – ha puntualizzato Rughi – tra cui quella con il GAL Alta Umbria, proprio per il progetto “Valorizzazione di itinerari tematici”. Una larga parte delle aziende coinvolte e gli itinerari proposti si collocano all’interno dei  siti del territorio comunale di Gubbio e, nello specifico, Serre di Burano, Boschi di Montelovesco, Boschi del Bacino di Gubbio,  Boschi e Pascoli di Fratticiola Selvatica. Ciò a sottolineare l’interesse dell’Amministrazione nei confronti di aree di grande pregio e rilievo naturalistico, fulcro su cui incentrare itinerari e percorsi tematici che consentano lo svolgimento di attività turistico-ricreative nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni ». Tanganelli ha infine ricordato le tante iniziative che si svolgeranno all’interno del Palazzo dei Consoli con le visite  guidate delle Tavole, fino a domenica anche con apertura notturna del Museo Civico. Si prosegue  domani sabato 19 luglio alle ore 17,30 con un dibattito nel Refettorio della Biblioteca a S. Pietro e a seguire, alle 19,30 nel Chiostro di S. Pietro la “Cesna –  A tavola con gli dei”, degustazioni  enogastronomiche precedute dall’esibizione degli Sbandieratori. Alle 21,30 al Teatro Romano la rappresentazione “Arven kletram amparito” (al campo si allestisca la portantina),  trasposizione teatrale di alcuni brani delle Tavole Eugubine.

QUESTI  GLI   ITINERARI TEMATICI NEL TERRITORIO DI GUBBIO

ITINERARIO 1   – SULLE TRACCE DEGLI ANTICHI UMBRI

Itinerario tendente a valorizzare luoghi e prodotti legati alle tradizioni degli Antichi Umbri, popolazione diffusasi nell’areale compreso tra il Po e il Tevere a formare la cosiddetta Grande Umbria, dalla Romagna fino al Reatino. Fu Gubbio il loro centro più fiorente, come si evince dalla lettura delle Tavole Eugubine (III-I sec. a.C.), importantissime iscrizioni bronzee, unica testimonianza di azioni rituali e sacrificali tipiche degli Antichi Umbri.  Furono casualmente trovate nel 1444 nei pressi dell’antico Teatro Romano; nel 1456 furono vendute al Comune di Gubbio che tuttora le conserva nel Palazzo dei Consoli. Tra le tante notizie contenute in questo prezioso documento ve ne sono alcune riguardanti i prodotti agroalimentari degli Antichi Umbri, che hanno originato le abitudini culinarie ancora oggi caratteristiche del territorio eugubino. Tra questi di particolare rilevanza è la ‘mefa’, cioè la crescia sul Panaro, che ancora oggi rappresenta una delle eccellenze dell’enogastronomia eugubina. Il termine “Crescia” ha un’etimologia che rimanda al mondo Romano, richiama la forza della crescita, Cerere, dea della fertilità e delle messi, l’energia feconda e fecondatrice. Cerere che nell’iconografia d’epoca viene raffigurata con una corona di spighe, una fiaccola e un canestro in mano colmo di frutti e di praemetiae, le prime spighe mietute durante la trebbiatura. L’itinerario, pertanto, ricomprenderà i luoghi storicamente legati alle Tavole Eugubine come il Teatro Romano e il Palazzo dei Consoli nonché aziende agricole produttrici di frumento tenero, farro, orzo e mais e i centri per la trasformazione di cereali (Molini del territorio comunale) e ristoranti ed agriturismi che offrono la Crescia sul Panaro.

ITINERARIO  2   – ORO DI PACE

L’obiettivo dell’itinerario è quello di valorizzare e promuovere l’olivicoltura tipica del territorio eugubino, con i luoghi in cui è possibile apprezzare e degustare il suo prezioso prodotto. Infatti, pur ricompreso potenzialmente nel disciplinare di produzione della DOP “Umbria”, l’olio extravergine di oliva della zona presenta caratteristiche peculiari molto particolari e tali da supportare egregiamente un’azione tesa a una sua piena tipicizzazione e identificazione con il luogo di origine. Il naturale portato della presenza degli ulivi è rappresentato dalla loro assimilazione simbolica con la cultura della pace e della civile convivenza, strettamente connessa allo spirito francescano che sembra avvolgere tutto il territorio eugubino, spesso visitato dal Santo di Assisi nelle sue peregrinazioni. Si intende, pertanto, orientare la produzione verso un olio extravergine di oliva monocultivar della varietà tipica locale denominata Borsciona di Gubbio che presenta le seguenti caratteristiche: alberi di medio-bassa vigoria, con portamento espanso ed elevata densità della chioma; produzione elevata e costante con notevole incidenza della cascola; molto tollerante a freddo e siccità. L’olio si ottiene dalla spremitura di drupe di dimensioni rilevanti, con forma tondeggiante che ricorda un’oliva da mensa; da un punto di vista sensoriale è contraddistinto da note erbacee, di mela verde, pomodoro e mandorla. Si prevede, per la campagna olearia 2012-2013, di ottenere un quantitativo limitato di prodotto monocultivar Borsciona di Gubbio grazie ai servizi di molitura offerti dai frantoi presenti sul territorio comunale. L’olio monovarietale sarà poi oggetto, sotto la sapiente di guida di esperti del settore, di panel-test, degustazioni e consumo in tutte le iniziative di carattere enogastronomico e similari che saranno attivate in attuazione del progetto.

INITERARIO  3   –  ‘A TAVOLA COL DUCA’

Percorso per  valorizzare luoghi e prodotti legati alla figura di Federico da Montefeltro, duca di Urbino nato a Gubbio nel 1422 nel Castello di Petroia, posto lungo il Sentiero Francescano della Pace. Da qui ha  inizio l’itinerario che termina nel Palazzo Ducale, in pieno centro storico. Il percorso ha  come filo conduttore la carne di Chianina – IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, razza che trova larga diffusione nell’intero territorio regionale e in particolare nell’ambito dell’eugubino-gualdese, dove gli animali vengono allevati secondo metodi tradizionali nel pieno rispetto della normativa sul benessere animale. I vitelloni di razza Chianina certificati garantiscono al consumatore una carne di grande qualità organolettica e nutrizionale e si prestano alla trasformazione in preparazioni culinarie fortemente legate con la storia gastronomica e la cultura del territorio. Saranno quindi coinvolte, rappresentando tappe fondamentali dell’itinerario, le aziende agricole del territorio che offriranno al visitatore la possibilità di visitare le proprie stalle, i pascoli e, qualora presenti, le macellerie aziendali. Forte sarà anche il legame con i ristoratori e gli agriturismi che offriranno menù, opportunamente contrassegnati da un logo creato all’uopo, con pietanze a base di carne Chianina e prodotti agroalimentari tipici. A questo fine, verranno coinvolti il Consorzio di Tutela dell’IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale e le organizzazioni professionali degli esercenti. Di particolare rilevanza storico-culturale i luoghi che saranno teatro degli eventi di promozione quali degustazioni di carne Chianina e corsi di cucina sull’utilizzo delle parti meno nobili, quale quinto quarto e tagli anatomici del quarto anteriore.

 

Fonte: Comune di Gubbio