Un’occhiata all’antica festa della vendemmia
La festa della vendemmia risale al lontano settembre 1934. I padroni ebbero l’idea di utilizzare i carri a buoi per creare scene della vendemmia. Tutti i giovani del paese e della campagna partecipavano indossando abiti della tradizione contadina e cantando stornelli di solito intonati nei campi. Poi, si lasciavano i carri per ballare il saltarello nella Piazza Comunale e per offrire vino e stare allegramente in compagnia. Questa festa durò finò al 1939, perchè ebbe un’interruzione durante la Seconda Guerra Mondiale e riprese nel 1950 su iniziativa della Coldiretti e degli abitanti delle varie frazioni. La serata si concludeva nell’ex Chiesa di Santa Maria dei Laici, dove venivano premiati i migliori allestimenti dei carri, mentre in piazza si continuava a suonare la fisarmonica, ballando e divertendosi. La festa venne nuovamente interrotta dal 1956 al 1989, su richiesta della sezione locale della Democrazia Cristiana e poi dell’amministrazione comunale e dei Comitati frazionali, ma dal 1990 la festa della vendemmia è ritornata e si svolge ogni anno nella terza domenica del mese di settembre. Immersi in un’atmosfera antica, è gradevole degustare piatti locali, dolcetti secchi maritozzi al mosto e soprattutto i vini locali, primo tra tutti il Sagrantino.