PERUGIA – dal 23 gennaio al 7 febbraio 2016. Grandi festeggiamenti di Carnevale per ben due settimane in onore della tipica maschera perugina, il Bartoccio. Un programma intenso con concerti, balli, mostre, bartocciate, spettacoli, conferenze, spettacolo di burattini e tantissime altre sorprese.
Il Bartoccio è il contadino dalla zona del Pian del Tevere perugino, rozzo, ma perspicace, allegro e saggio, che fin dal 1600 lo ritroviamo nella tradizione letteraria locale.
La sue quasi comiche vicende familiari, che vedono protagonisti la moglie Rosa, la figlia Suntina e i compari di avventura tra cui il Mencarone, si intrecciano con la storia della città, non mancando anche di lanciare “frecciatine” alla classe politica. Da qui parte la tradizione carnevalesca di comporre in dialetto, satire di costume e di denuncia sociale che prenderanno il nome di bartocciate, infatti, vengono lanciati i fogli in mezzo alla gente mascherata, per denunciare artifizi di chi sta al potere a svantaggio dei cittadini. La censura colpì il Bartoccio tanto che alla fine del 1700 era considerato dal clero un personaggio proibito. Ma nel periodo del Risorgimento la maschera riacquista valore, tanto da diventare simbolo della città.