Conclusione mese dell’olio e tradizionale Festa della Frasca

GIANO DELL’UMBRIA (PG) – Aperitivo DOP, giochi popolari per i piccoli, sfida in cucina Chef Vs Nonna e l’attesa Festa della Frasca con sfilata dei carri e degustazioni gratuite in piazza. Frantoi Aperti chiude a Giano dell’Umbria con la XXI edizione di Le Vie dell’Olio e la tradizionale Rievocazione della Festa della Frasca che si terrà nel caratteristico borgo umbro sabato 26 e domenica 27 novembre, appuntamento organizzato dal Comune di Giano dell’Umbria e che vede la partecipazione dell’intera comunità pronta a festeggiare la bonfinita delle raccolta delle olive. Un programma ricco di attività: tour e visite guidate, giochi popolari per bambini, musica popolare, corsi di cucina e l’attesissima Rievocazione della Festa della Frasca che come ogni anno, grazie alla collaborazione con la Pro Loco di Bastardo,  le frazioni di Fabbri e di Montecchio e la Banda Musicale di Giano dell’Umbria, vedrà la realizzazione di una spettacolare sfilata di carri a tema, curati nei dettagli, in cui centrale sarà il richiamo alla memoria storica del territorio partendo dai racconti tramandati di generazione in generazione e rendendo, così, autentici, genuini e coinvolgenti i festeggiamenti nel cuore del piccolo paese umbro. Il tutto avrà inizio domenica 27 novembre alle ore 14.30 da Piazza San Francesco per poi continuare a far festa nella Piazza Municipale con balli e canti popolari umbri, con degustazioni gratuite per le vie del borgo in un’atmosfera piena di tradizione, sapore, musica ed allegria. Anche quest’anno torna il coinvolgente corso di cucina Chef vs Nonna, una vera e propria sfida ai fornelli tra innovazione e tradizione prevista per domenica 27 novembre alle ore 12.  Da una parte lo chef Laura Saleggia con una cucina innovativa ma allo stesso tempo tradizionale e dall’altra l’ambasciatrice indiscussa della cucina umbra, Nonna Grazia, che si confronteranno su una ricetta gianese che tradizionalmente veniva preparata in occasione della bonfinita della raccolta delle olive, le deliziose Frittelle di San Giuseppe. A Giano dell’Umbria succedono cose straordinarie: gli “Ulivi Immortali” recitano poesie, tramandano storie e accompagnano il visitatore alla scoperta dell’anima del territorio gianese. Un affascinante ed indimenticabile “piccolo tour” attraverso  la visione e il racconto degli ulivi secolari di Giano dell’Umbria, patrimonio materiale ed immateriale di un territorio da tramandare e non dimenticare. Il tour, con degustazione guidata in frantoio, è previsto per domenica 27 novembre alle ore 10.00 sotto la guida esperta di Giulio Scatolini.  A seguire alle ore 19.30 nella suggestiva Abbazia di San Felice, la principale bellezza architettonica del territorio, l’Aperitivo DOP curato dallo chef Massimo Infarinati, in abbinamento ai migliori vini delle cantine locali in una suadente atmosfera che solo la musica swing e soul dei Four Seasons Perugia è in grado di creare. Molto altro ancora in programma per i due giorni della manifestazione. La mostra fotografica “Gli Ulivi immortali. Giano dell’Umbria e le sue piante d’argento” a cura di Ernesto De Matteis, visite guidate al territorio in navetta con “Oleovagando tra olivi millenari, abbazie benedettine e frantoi aperti…” a cura di Erica Baciocchi,  trekking tra i boschi alla ricerca di erbe spontanee a cura di Federico Famiani e tanti coinvolgenti giochi popolari per i più piccoli. Per tutti coloro che decideranno di trascorrere in Umbria il quinto weekend di Frantoi Aperti, a Giano vi aspetta una “Ospitalità Dop”. In collaborazione con le aziende agrituristiche, le strutture ricettive e i ristoranti del territorio si potranno degustare le eccellenze locali garantendo agli ospiti un’accoglienza di qualità per un emozionante e coinvolgente soggiorno DOP!

La Festa della Frasca cosa era

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p style=”text-align: justify;”>La “festa della Frasca” era una tradizione contadina tipica di diverse zone rurali dell’Umbria centrale, legata al periodo della raccolta e lavorazione delle olive. 
Una volta terminata la fase della raccolta veniva celebrata la cosiddetta “buonfinita”. Si celebrava allestendo sulle aie dei casali rurali delle feste improvvisate e prima di andar via si lasciavano dei piccoli doni, destinati in genere al padrone o al “caposcala” (il coordinatore degli operai), un tralcio di olivo , “la frasca”). 
Intorno alla pianta addobbata si raccoglievano per la festa tutti i protagonisti della raccolta ed al suono degli organetti si ballava il “salterello”, si recitavano stornelli -accompagnati dal vino generoso-  e si degustavano i piatti semplici della cucina contadina.
Per “vestire l’olivo a festa” si utilizzavano gli oggetti più svariati, dai nastri colorati alla frutta, caramelle e piccoli giochi per i bambini, compresi i piccoli doni per i festeggiati, come ad esempio calze o cravatte.

La rievocazione odierna

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p style=”text-align: justify;”>La festa della Frasca viene rievocata con una sfilata che attraversa le vie del piccolo borgo medievale di Giano dell’Umbria. 
Un carro, tirato dai buoi, trasporta la “frasca” addobbata fino alla piazza principale del paese, accompagnata dai coglitori in abiti d’epoca come il “guazzarone” (una sorta di tunica che veniva utilizzata per ripararsi dall’umidità, dalla nebbia e dai rigori invernali frequenti in epoca di raccolta) e con strumenti originali (come i rastrelli di legno e il “cojituio”) e da un gruppo folkloristico che rievoca i canti e le danze della tradizione contadina umbra. In piazza del municipio si concentra tutta la festa con degustazioni gratuite della tradizionale “bruschetta” con l’olio novello e di altri prodotti tipici, come le frittelle di pane e i dolci, il tutto accompagnato dall’ottimo vino delle colline gianesi.

FONTE: Umbriamia di Michela Menghini