Le Calende delle Fave Un viaggio al tempo degli antichi romani

Montecchio_di_Giano_dell'UmbriaMONTECCHIO di GIANO DELL’UMBRIA (PG) – Un fantastico viaggio nell’epoca degli antichi romani tra le botteghe artigiane, la taberna, il mercato allestito nel suggestivo borgo di Montecchio ed escursioni sull’antico tracciato della Flaminia.

Il programma:

venerdì 2 giugno
ore 16:00 apertura mercati e locande
LABOR OMNIA VINCIT
laboratori artigianali e botteghe

ore 17.00
visita allo scavo e al museo
conferenza per il ciclo: “memorie dal sottosuolo”

ore 18.00
PISTRINUM
laboratorio “il pane degli antichi romani”

ore 19.00
HORTUS CONCLUSUS
le erbe aromatiche in cucina
degustazioni gastronomiche presso l’orto botanico

ore 19.30
preludio al banchetto, aperitivo con tante prelibatezze elaborate secondo ricette romane e vini – “il rito del banchetto nell’antica Roma

ore 20.00
cena romana con la partecipazione del famoso cuoco Massimo Infarinati.
LABORATORI
montaggio accampamento; chirurgia; armi d’assedio e da battaglia; assemblaggio di armature; conio monete; cucina.

sabato 3 giugno
ore 10.00 -12.00
vita dei legionari nell’accampamento romano
ore 10.00: apertura mercati e locande
LABOR OMNIA VINCIT
laboratori artigianali e botteghe

ore 13.00
NUNC EST BIBENDUM
in taberna per calmare la sete e rifocillarci
colazione del legionario”

ore 16.00 -18.00
vita dei legionari nell’accampamento romano
ore 16.00: apertura mercati e locande
LABOR OMNIA VINCIT
laboratori artigianali e botteghe

ore 17.00
PISTRINUM
laboratorio “il pane degli antichi romani”

ore 18.00
visita allo scavo e al museo
conferenza per il ciclo: “memorie dal sottosuolo

Dal villaggio di Lutetia nel nord della Gallia raduno di macchine del XX secolo ondeggianti e indomite che sembrano una coppia di cavalli chiamate ClTROEN.

domenica 4 giugno

ore 10.00-12.00
vita dei legionari neWaccampamento romano(*)

ore 10.00: gpertura mercati e locande
LABOR UMNIA VINCIT
laboratori artigianali e botteghe

ore 12.00
visita allo scavo e al museo
conferenza per il ciclo: “memorie dal sottosuolo”

ore 13.00
NUNC EST BIBENDUM
in taberna per calmare la sete e rifocillarci “la colazione del legionario”

ore 16.00: apertura mercati e locande
LABOR UMNIA VINCIT
laboratori artigianali e botteghe

ore 17.00
PISTRINUM
laboratorio “il pane degli antichi romani”

ore 16.00 -18.00
vita dei legionari nell’accampamento romano
LABORATORI
Montaggio accampamento; chirurgia; armi d’assedio e da battaglia; assemblaggio di armature; conio monete; cucina.

Un breve sguardo sul borgo di Montecchio di Giano dell’Umbria: Montecchio, è situato al centro del triangolo Foligno-Spoleto-Todi , adagiato sul versante orientale dei Monti Martani e collocato lungo la Via Flaminia, fa parte del Comune di Giano dell’Umbria. Lo stemma di Montecchio, è costituito da uno scudo ancile fasciato; in campo una sella a sei raggi ed in punta tre monti di cui quello centrale, retrostante, più alto. Lo stemma è murato sopra la porta dell’antico Palazzo Comunale del castello; lo scudo è sormontato da una maschera simile a quella raffigurata nella tela dello Sposalizio della Vergine conservata nella locale chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo. Lo stemma di Montecchio è rappresentato anche in una lapide murata sulla parete sinistra della scala di accesso al piano superiore dell’ antica Osteria che sorge presso la Via Flaminia, ora sede dell’Ente Università Agraria di Montecchio, nonché in alcune pietre tombali custodite nel cortile della ex canonica della parrocchia. In queste ultime, i tre monti, fermo restando quello centrale più alto, sono allineati; anche negli antichi timbri a secco del Comune di Montecchio i tre monti sono allineati. Altro stemma del castello è raffigurato nella tela della Madonna del Rosario della chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo. Lungo la Via Flaminia (tratto Osteria del Bastardo – Montecchio), sono stati ritrovati degli insediamenti  romani, nel 1925, nella zona denominata Loc. Toccioli. Durante i lavori di rifacimento della strada, venne ritrovato un cippo in travertino con iscrizione, dedica ai Lari posta da un dispensator imperiale in occasione del ritorno di un imperatore, il cui nome fu abraso già in antico.

Alcune foto de “Le Calende delle Fave”.