La torta al testo è conosciuta come crescia nella zona dell’eugubino-gualdese mentre come ciaccia nella Valtiberina, dove la contraddistingue l’utilizzo dell’uovo come ingrediente. In passato esistevano due tipi di torta: quella di grano, più popolare, e quella di granoturco, utilizzata dalle famiglie ricche. Il piano di cottura, un disco dello spessore di circa 3 cm, è chiamato testo dal latino ‘testum’, che sarebbe la tegola in laterizio sulla quale, nella Roma antica, venivano cotte le focacce. Originariamente si fabbricava in casa scolpendo grosse pietre refrattarie oppure modellando un impasto di argilla e ghiaia finissima, mentre oggi è possibile acquistarlo in ghisa o cemento. Essa si compone di un impasto di acqua, farina, bicarbonato e sale a cui si da forma piatta e rotonda.
Ingredienti
600 gr di farina 0
1/2 cucchiaino di bicarbonato (o lievito di birra)
1/2 cucchiaino di sale
400 ml di acqua tiepida
Preparazione
In un recipiente mettere la farina, il bicarbonato, il sale ed un pò per volta, l’acqua. Mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo, dopo di che adagiare l’impasto su una spianatoia. Impastare con le mani per circa dieci minuti o almeno fino a quando l’impasto diventerà di consistenza elastica e morbida e la superficie liscia ed omogenea. Stendere l’impasto cospargendolo di un pò di farina, fino a dare una forma rotonda alta circa un centimetro. Con i rebbi di una forchetta bucare la torta per evitare che si formano bolle durante la cottura e cuocere sul testo, preriscaldato a fuoco basso, per circa dieci minuti a lato. Tagliare a spicchi e servire calda, con possibilità di riempirla con salumi, formaggi, carne, verdura.
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