Un immenso bene umbro nel racconto delle fondazioni di origine bancaria Inaugurato a Palazzo Lippi Alessandri il percorso espositivo che racchiude i 25 anni di attività delle Fondazioni umbre.

un-immenso-bene-umbroPERUGIA – Un nucleo verde: l’Umbria. Una colonna con sei petali dorati: le sue Fondazioni di origine bancaria, Città di Castello, Foligno, Orvieto, Perugia, Spoleto, Terni e Narni. Questo il simbolo scelto per il progetto espositivo “Un immenso bene umbro nel racconto delle fondazioni di origine bancarie” è allestito presso Palazzo Lippi Alessandri, in Corso Vannucci, a Perugia. La mostra non convenzionale, è una sorta di racconto che si sviluppa lungo le sale del palazzo, dove ciascuna Fondazione ha allestito un suo spazio con opere d’arte, volumi, filmati e tutto quello che testimonia l’attività svolta negli anni per la tutela e la valorizzazione del territorio in cui opera, in particolar modo nell’ambito dell’arte. Ciascuna con le proprie peculiarità. Come sottolineato dai rappresentanti delle sei Fondazioni- la Vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Cristina Colaiacovo, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto Sergio Zinni, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello Italo Cesarotti, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno Gaudenzio Bartolini, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni Luigi Carlini e il Consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto Fabrizio Figorilli – il progetto è stato ideato proprio in occasione dei 25 anni dalla nascita delle Fondazioni di origine bancaria. Un anniversario molto importante che le sei Fondazioni umbre hanno deciso di festeggiare insieme con una esposizione che vuole far conoscere al pubblico quanto ciascuna di esse ha realizzato singolarmente in questo quarto di secolo, ma anche il lavoro di cooperazione che le ha viste unite in varie iniziative, a vantaggio dell’intera comunità regionale. In termini di risorse in questo arco di tempo le sei Fondazioni complessivamente hanno stanziato 380 milioni di euro impegnati nei più diversi settori – sanità pubblica, ricerca scientifica, cultura, volontariato, istruzione, sviluppo locale, assistenza agli anziani e alle fasce più deboli – offrendo un contributo oggettivamente molto significativo per la crescita sociale ed economica del territorio. Ma ciò che è altrettanto importante evidenziare, così come ha fatto Vittorio Sgarbi nel suo intervento alla Sala dei Notari, è che “le fondazioni bancarie stanno testimoniando una vitalità che evidentemente non è solo perugina. Mi pare che ci sia una specie di contagio – ha detto Sgarbi – mi pare che ci sia un’animazione che parte dall’Umbria, che poi si estende ad altre città, per fare capire quanto sia importante il patrimonio delle Fondazioni. Questa mostra, che interessa solo l’Umbria e non tutta l’Italia, è particolarmente significativa in quanto propone artisti che rappresentano la grande civiltà umbra, ma qui c’è anche una consapevolezza, che forse è stata determinata da un mio spunto, di quanto sia importante far vedere questa testimonianza di supplenza rispetto a quanto lo Stato non ha fatto o non ha potuto fare”. Il percorso espositivo vede tutto un repertorio di opere di interesse non solo regionale, con opere d’arte non solo antica, ma anche moderna. La Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, che si racconta con una preziosa Madonna in trono con il Bambino di Andrea di Cione, detto l’Orcagna, lo stendardo bifacciale di uno dei più importanti artisti di Foligno, Niccolò di Liberatore detto l’Alunno, oltre ad un piccolo trittico portatile destinato al culto domestico di Scuola Folignate ed infine un San Rocco di drammatica intensità di Ugolino di Gisberto. Completa l’esposizione il rilievo grafico della Calamita Cosmica e, un importante compendio librario testimonia l’impegno della Fondazione e della sua società strumentale anche in ambito editoriale. La Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, può vantare il prestigiosissimo Festival dei Due Mondi e il Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli”, ha scelto di puntare sull’artista spoletino più famoso in campo nazionale ed internazionale, Leoncillo Leonardi, uno dei protagonisti dell’arte del Novecento. Il nucleo espositivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello è rappresentato da Palazzo Vitelli a S.Egidio, magnifica reggia della metà del ‘500 di cui sono presenti un plastico realizzato dagli architetti Tiziano Sarteanesi, Alberto Bacchi e Giovanni Tesegian ed otto disegni a penna, matita e acquerello, con rialzi di biacca, riferiti al ciclo pittorico dei Fatti dei Vitelli. Immancabile un riferimento ad Alberto Burri, lo straordinario artista dell’arte informale. E non poteva mancare neppure lo splendido Duomo, rappresentato magnificamente nell’olio su tela di Joseph Langl, tra le opere selezionate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Oli su tela sono di Luigi Frittelli, il pittore fiorentino appartenente alla corrente dei macchiaioli; infine i due bronzi (Desideri e Contadino), realizzati sui gessi dello scultore orvietano Paolo Pollidori. A rappresentare la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ci sono dipinti di artisti del calibro di Dottori, Cerrini, Perin del Vago; per la salvaguardia dell’opera di Luca Pacioli e in memoria dei 500 anni dalla sua morte, avvenuta nel 1517, in mostra ci saranno anche due originali per la prima volta visibili al pubblico. Infine, la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni ha selezionato 9 quadri della sua collezione d’arte, che conta oltre 1.100 opere tra dipinti su tela, acquerelli, disegni e sculture. La Fondazione ha selezionato alcuni artisti e opere che raffigfurano prevalentemente il territorio locale. Un percorso che racchiude veramente “Un immenso valore umbro”.