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Mostra Mercato del Farro DOP e dei prodotti tipici della montagna

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MONTELEONE DI SPOLETO (PG) – Secondo la tradizione il Santo, passando per Monteleone e colpito dalla miseria dei suoi abitanti, avrebbe donato il farro ai poveri del paese. Ancora oggi, in occasione della ricorrenza, il gesto simbolico si ripete con la distribuzione del Farro Benedetto a tutta la popolazione.
Dal 5 al 9 dicembre la città ospita una serie di eventi: celebrazioni, degustazioni con le eccellenze gastronomiche locali, conferenze, musica e la nuova edizione della Mostra Mercato del Farro DOP e dei prodotti tipici della montagna.
La manifestazione si chiude infine con il “Focone della Venuta” per ricordare il passaggio della Madonna di Loreto con l’accensione di un grande fuoco, tra folclore e intrattenimento.

La diffusione del farro nella zona di Monteleone di Spoleto è attestata anche dagli appellativi di “mangiafarre” o “farrari de San Nicola” con cui gli abitanti dei comuni vicini indicavano i monteleonesi. Quest’ultima denominazione fa riferimento al rituale del “Farro di S. Nicola” che si svolge da tempo immemorabile il 5 dicembre, nella vigilia della ricorrenza del Santo, patrono del paese.

La tradizione e il rituale
Il Parroco prepara nella canonica della chiesa di S. Nicola una minestra di farro che viene cotta in un grande caldaio appeso sul focolare. Il farro viene distribuito a mezzogiorno con sugo di magro agli abitanti di Monteleone, a cominciare dai bambini che sono i destinatari privilegiati del rituale e che, per 1’occasione, anticipano 1’uscita dalla scuola.

Il rituale vuole ricordare il miracolo che la tradizione attribuisce a S. Nicola che, passando per Monteleone ed impressionato dalla indigenza dei suoi abitanti, avrebbe consegnato il farro per sfamare i poveri. In realtà si tratta della trasposizione di un episodio dell’agiografia del Santo, nato e vissuto in Asia minore fra il III e il IV secolo, ricordato come il prodigio delle “Navi agrarie” che, per intercessione di S. Nicola, avrebbero portato il grano agli abitanti di Mira, stremati dalla fame dopo un lungo periodo di carestia. Un analogo prodigio è attribuito a S. Nicola anche in favore degli abitanti di Bari che nel 1087 ne trafugarono le spoglie e gli dedicarono la loro chiesa cattedrale. Il Santo, venerato in tutta Europa come elargitore di doni e protettore dei giovani, è stato dopo la Riforma protestante progressivamente sostituito in questo ruolo da Gesù Bambino e, successivamente, da Babbo Natale. Certamente, però, la permanenza di questo singolare rituale ha favorito la continuità della coltura del farro a Monteleone, tanto da diventare un tratto caratterizzante di questo territorio.

Farro Cereale DOP
Grazie all’impegno dei produttori locali e dell’Universita di Perugia che ne ha studiato le caratteristiche genetiche ,è stato possibile richiedere ed ottenere per questo prodotto il marchio D. O. P Denominazione di Origine Protetta.

Fonte: Regione Umbria e http://www.monteleonedispoletoeventi.it

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