PERUGIA – Il Cippo Perugino, stele in travertino rinvenuta sulla collina di San Marco a Perugia nel 1822, recante su due facciate un’iscrizione in lingua etrusca datata al III/II secolo a.C., attualmente esposta al Museo archeologico nazionaleĀ dellāUmbria, costituisce un documento di carattere giuridico rilevante per la conoscenza della lingua e della societĆ etrusche. Da tempo ĆØ oggetto di discussione per l’interpretazione piĆ¹ puntuale del suo contenuto (transazione fra privati, presenza di un giudice, ripartizione di terreni, menzione di tombe familiari nei terreni oggetto di divisione e cosƬ via). A quasi duecento anni dalla sua scoperta studi recenti hanno aperto nuove prospettive e consentono di affrontare con maggiori elementi l’interpretazione del testo e del significato. Con lo scopo di approfondire meglio lāesito delle nuove ricerche ĆØ stato organizzato per venerdƬ 15 febbraio, con inizio alle ore 11, un apposito convegno al Museo archeologico nazionale dellāUmbria (p.zza Giordano Bruno, 10, PG). Interverranno, tra gli altri, Luana Cenciaioli, direttrice del Museo archeologico nazionale dellāUmbria, Enrico Benelli (Cnr-Isma), Daniele Federico Maras (Sabap Roma-Met ), Jean Hadas-Lebel (UniversitĆ di Lione2, Laboratorio di storia e fonti del mondo antico), Riccardo Massarelli (UniversitĆ di Perugia), Luca Rigobianco (UniversitĆ di Venezia), Valentina Belfiore (Polo museale dellāAbruzzo), Gilles van Heems (UniversitĆ di Lione2, Laboratorio di storia e fonti del mondo antico), Luciano Agostini (Istituto nazionale di studi etruschi e italici).
FONTE: Comune di Perugia