In scena al teatro Lyrick di Assisi “Figlie di E.V.A.” Tre donne tradite, unite da un sano sentimento di vendetta Michela Andreozzi, Vittoria Belvedere e Mariagrazia Cucinotta

Fabio-LovinoASSISI (PG) – Michela Andreozzi, Vittoria Belvedere e Mariagrazia Cucinotta sono le protagoniste di “Figlie di E.V.A.”, nuovo spettacolo in cartellone al teatro Lyrick di Assisi il prossimo 6 febbraio alle ore 21.15, di Michela Andreozzi e Vincenzo Alfieri, con Grazia Giardiello, regia di Massimiliano Vado, produzione LSD Edizioni srl.

Figlie di E.V.A. è la storia di un uomo potente, che frega tre donne, che trovano il modo di vendicarsi. Figlie di E.V.A. è la storia di un ragazzo che incontra tre fate madrine che lo aiutano a realizzare i suoi sogni. Figlie di E.V.A. è la storia di tre donne completamente diverse, che diventano amiche nonostante tutto. Cioè a dire che Figlie di E.V.A. è tre storie in una, come sono tre i nomi delle protagoniste: Elvira, Vicky e Antonia. Elvira: dietro a ogni grande uomo c’è una grande donna: la segretaria. E lei è la Cadillac delle segretarie! Elvira sa, Elvira vede, Elvira risolve. A lei, il Cardinale Richelieu, le fa un baffo. Vicky: moglie tradita, è una “povera donna di lusso”, sposata per il suo patrimonio. Un po’ ingenua, un po’ scaltra, un po’ colomba, un po’ volpe. Anzi lince, nel senso della pelliccia. Antonia: prof di latino, emigrata, precaria, ma bellissima. E con una scomoda sindrome di La Tourette. Comunque, romantica e in attesa del primo amore e di una cattedra. Cosa le lega? Nicola Papaleo. Sindaco disonesto che le inguaia tutte e tre per diversi motivi: manda Elvira in galera per falso in bilancio; abbandona Vicky per una più giovane pollastra; spedisce Antonia ad insegnare a Vibo Valentia perché non ha fatto promuovere quella capra di suo figlio. Le tre, unite da un sano sentimento di vendetta, si coalizzano: lo vogliono morto. Anzi, meglio: lo vogliono “trombato”, come si dice dei politici che perdono le elezioni. Perché un politico trombato è più morto di un morto. Scopo del gioco? Far sì che l’odiato Papaleo non venga rieletto sindaco. Come? Elvira, Vicky e Antonia sanno prendono coscienza che hanno creato un mostro: sostenendo, proteggendo e aiutando il sindaco nella sua ascesa. Ma questo vuol dire che sono in grado di creare anche un antidoto a Papaleo: costruendo a tavolino un candidato “fantoccio” che lo distrugga alle prossime elezioni. Un candidato Frankenstein, insomma. Cioè Luca Bicozzi, aspirante attore con problemi di autostima. Dopo una full immersion in cui le tre figliole gli insegnano tutto, ma proprio tutto quello che serve per diventare un uomo, un figo, un leader! oltre che un sindaco, Luca conquista il favore dell’elettorato. E viene eletto a furor di popolo. Conquista però anche la fiducia in sé stesso, quindi vince un provino come protagonista di una serie. Che farà? Saluterà le tre madrine per rincorrere il suo sogno? Abbandonerà Antonia di cui, nel frattempo, si è innamoratissimo, ricambiatissimo? Forse è arrivato il momento, per Elvira, Vicky e Antonia di capire che dietro a un grande uomo a volte non c’è nessuno perché sono le donne che devono avere il coraggio di mettersi davanti a tutti. Figlie di E.V.A. è la vita per come vorremmo che fosse. E anche per come è perché spesso, le donne, anche quando vogliono vendicarsi, se si mettono insieme sanno creare cose meravigliose.

FONTE : Ufficio stampa Zona Franca (Francesca Cecchini)