Made in Woman Dal 27 febbraio al 2 marzo presso la sede di Dance Gallery. Iscrizioni entro il 20 febbraio

Tessitrici di parole, gesti e immagini
A Perugia un laboratorio rivolto alle donne, migranti e non, per promuovere l’integrazione sociale e interculturale attraverso la danza e la foto-arte terapia.

Lab_BougeToiPERUGIA – Tramandare i propri ricordi ed ascoltare quelli degli altri, è un rituale da sempre presente in tutte le civiltà. È per questo che l’Associazione culturale Dance Gallery, nell’ambito del progetto HOME | Centro Creazione Coreografica e in collaborazione con Cidis Onlus, organizza un laboratorio intensivo della durata di quattro giorni rivolto alle donne, migranti e non, dedicato alla narrazione tramite parole, gesti e immagini.
Il progetto “MADE IN WOMAN, tessitrici di parole, gesti e immagini” – che si terrà a Perugia presso la sede di Dance Gallery, in via Roma 15, dal 27 febbraio al 2 marzo – ha l’intento di promuovere nuovi percorsi di integrazione sociale e interculturale attraverso la danza e la foto-arte come terapia. Il laboratorio è dedicato alle donne perché depositarie di una memoria familiare e culturale del proprio contesto sociale e, in quanto mediatrici attive nei luoghi in cui vivono, favoriscono il processo di integrazione dei propri figli e degli altri membri della famiglia.
Nel percorso guidato da Rita Petrone per la sezione movimento e da Antonello Turchetti per la sezione foto-arte terapia, memoria e immaginazione si incontrano creando ponti tra il passato e il futuro per un nuovo racconto del presente. La narrazione rende possibile lo scambio comunicativo fondamentale per l’instaurarsi delle relazioni umane e della socialità; inoltre, il parlare di sé e delle proprie esperienze di vita, favorisce il rituale introspettivo dell’accorgersi di aver vissuto creando un nesso temporale tra presente-passato e presente-futuro: il ricordo ha dei confini ben delineati, il futuro è un progetto da realizzare.
I linguaggi espressivi quali danza, arte, fotografia e video rappresentano un valido mezzo attraverso cui chi ha vissuto esperienze drammatiche è in grado di esternare i propri traumi, anche senza l’uso delle parole.
Non è solo una questione di lingua: molte volte, infatti, è difficile raccontare, ricordare e rivivere le situazioni più dolorose e l’arte, con le sue mille forme, si trasforma in un’alternativa efficace.
Al termine del laboratorio, nella serata di sabato 2 marzo, si terrà un’apertura al pubblico per condividere il percorso fatto e l’esperienza vissuta.

È possibile iscriversi entro il 20 febbraio; la partecipazione è gratuita.

Per info e iscrizioni: Associazione Culturale Dance Gallery – Email: info@dancegallery.it  – www.dancegallery.it

FONTE: Ufficio Stampa Dance Gallery