Sindaco Stirati: successo per il primo ‘Gubbio Dog Friend’ Necessario aprirsi ad esperienze importanti a livello nazionale a favore degli animali

Gubbio Dog FriendGUBBIO (PG) – E’ stata un successo sotto ogni punto di vista la prima edizione di ‘GUBBIO DOG FRIEND’, un vero e proprio show, tra personaggi dello spettacolo, musica, battute, sorrisi e, sicuramente, un’accresciuta sensibilità e messaggi importanti a favore degli animali, in particolare dei cani. La cerimonia di consegna del riconoscimento,   istituito dalle associazioni ‘Gubbio soccorso animali e ambiente’ e ‘Atesu – Associazione per la tutela degli ecosistemi e della salute umana’, con il patrocinio e la collaborazione del Comune, si è svolta sabato 23 febbraio nella gremitissima e suggestiva sala Trecentesca del palazzo comunale.   I premi, una targa il cui logo è stato disegnato appositamente dall’illustratore del ‘Corriere della Sera’ Fabio Sironi che ha firmato anche un’opera originale, affiancate da cesti di specialità del territorio comprese splendide ceramiche, sono andati a un irresistibile Giorgio Panariello showman e in questo caso autore di libri sul suo amore per i cani, a FRANCESCA TOTO e i volontari della LNDC di Vieste con il progetto ‘Zero Cani in Canile’, a FABRIZIO CAIRA Unità cinofila VVFF di straordinario impegno e al criminologo e psicologo MARCO STRANO dirigente della Polizia di Stato accompagnato dal suo cane Quenn. « Crediamo che queste occasioni siano un’opportunità di crescita per tutti – commenta il sindaco Filippo Mario Stirati – cogliendone le potenzialità del messaggio per guardare oltre, nello sviluppo di una coscienza civile e tollerante.   La tradizione spirituale, etica e religiosa legata al francescanesimo, e quindi all’amore per la natura, l’ambiente e gli animali, fa parte del nostro patrimonio millenario. Oggi dobbiamo essere protagonisti di questa consapevolezza, come enti preposti, insieme ad associazioni benemerite e volontari che hanno dato vita a sollecitazioni anche forti verso di noi e altre istituzioni, animando attività, tradotte in una maggiore cura e interventi migliorativi ad esempio della struttura del nostro canile, e in numerose adozione di cani. Tutto ciò fa comunità e crea una rete importante di collaborazioni. Questo mondo associativo rappresenta una grande ricchezza da valorizzare, evitando contrasti e conflitti nell’unico obiettivo e interesse, che è il benessere degli animali ». A ritirare per primo il premio è stata Francesca Toto con una rappresentanza della task force di Vieste, l’associazione LNDC, per la lotta al randagismo animale. “Il progetto ‘Zero cani in canile’ – ha spiegato Toto – si basa sul lavoro di squadra. Ne fanno parte volontari e forze dell’ordine perché il problema del randagismo non è un problema di cani ma di persone. Punto di forza del progetto è l’educazione nelle scuole e la sensibilizzazione della cittadinanza: dopo la degenza dell’animale in canile sanitario, i cittadini si mettono a disposizione per tenere a casa questi cani fino al momento dell’adozione. Ciò ha consentito di ridurre la spesa del Comune di Vieste da 140mila euro a 10mila euro”. Quindi è stata la volta dell’esperto criminologo Marco Strano autore del manuale ‘Alla radice della violenza di specie. Analisi, prevenzione e contrasto dei crimini ai danni degli animali’, scaricabile gratuitamente online e destinato alle forze dell’ordine. “Questo primo manuale – ha detto Strano – è dedicato alle strategie investigative per i crimini nei confronti degli animali che fino adesso sono stati un po’ sottovalutati. Ha avuto una buona diffusione, è stato scaricato 30mila volte, e sto lavorando a un altro manuale tecnico per contrastare il fenomeno”. Altro premiato il vigile del fuoco Fabrizio Caira intervenuto negli ultimi anni con il suo cane in tutti i più gravi disastri causati da terremoti. “Sono qui – ha commentato Caira – a dimostrazione del buon impiego degli animali al servizio dell’uomo e della perfetta socializzazione tra uomo e cane, che trova la sua piena espressione propria nell’unità cinofila”.   Infine l’attesa premiazione di Giorgio Panariello che tra sketch e momenti di riflessione ha intrattenuto con grande simpatia il pubblico presente. A fianco a lui Paolo De Andreis e Walter Santillo, noti personaggi del mondo televisivo. “Il tutto è iniziato un po’ come uno scherzo – ha ricordato Panariello – perché sono sempre stato appassionato di animali ma non ne avevo mai avuti; alla prima occasione ho preso il mio primo cane pensando che fosse soltanto un ornamento da giardino e invece mi sono accorto che gli animali danno molto. Ho scoperto molte cose attraverso loro e siamo diventati amici. Spesso i cani vengono presi come dei figli ma in realtà sono grandissimi amici. Ho quindi iniziato a utilizzare la mia popolarità per metterla a disposizione degli animali”.   Un fuori programma è stata la consegna a Panariello della patente di ‘Matto onorario’ di Gubbio, introdotta dallo squillo delle chiarine e dal rullo di tamburi, accompagnati dai balestrieri con il presidente del sodalizio Marcello Cerbella mentre il presidente dell’associazione “Maggio Eugubino” Lucio Lupini ha spiegato la genesi di questo riconoscimento: “La città dei matti, laddove la pazzia sta per capacità di sognare, di essere bizzarro, fuori dalle righe ma in maniera sana, onora chi con la propria indole merita di essere annoverato tra i matti di Gubbio – ha detto Lupini – e nel caso di Giorgio Panariello non c’è stato bisogno nemmeno di fare l’istruttoria”. Panariello si è detto onorato e lusingato del titolo e ha posato a lungo accanto ai balestrieri e ai tanti fans e curiosi esibendo con orgoglio la “patente da matto”. La serata si è conclusa con l’esibizione dei ragazzi dei corsi di musica di Al Fondino, che hanno eseguito in vari momenti alcuni brani molto apprezzati dal pubblico e dagli ospiti: Beatrice Goracci con un suo brano ‘Alright’, Elena Antonini e Gregorio Paffi ‘Ah, donate il caro sposo’ da ‘Il Signor Bruschino’ di G. Rossini, Stella Merano, Jessie Smith, Angelica Giusto e Leonardo Pugno ‘When You Believe dal film ‘Il Principe d’Egitto’.

 

FONTE: Ufficio Stampa Comune di Gubbio