L’arco cronologico delle ricerche presentate offre al pubblico la possibilità di apprezzare nella sua estensione la ricchissima storia della Giordania e delle culture succedutesi, dall’origine della civiltà urbana fino alle grandi espressioni artistiche di epoca classica e medievale. Per ogni missione archeologica partecipante, è previsto un pannello che evidenzia i risultati scientifici e l’esposizione di uno o due oggetti. Non si tratta di manufatti originali, ma di copie in 3D, stampate in PLA (una tipologia di materiale molto versatile e completamente ecosostenibile), ABS (con proprietà meccaniche superiori) e altri materiali miscelati per simulare le caratteristiche di metallo, pietra o ceramica. Le copie così realizzate sono state in seguito lavorate con tecniche diverse, dalle resine agli agglomerati, fino alla pittura di superficie, per essere identiche agli originali.
All’inaugurazione, che avverrà sabato 16 febbraio alle ore 16,30, interverranno la direttrice Luana Cenciaioli, Mario Tosti, direttore del Dipartimento di Lettere – Lingue, Letterature e civiltà antiche e moderne dell’Università di Perugia e docente di Storia moderna, nonché gli studiosi Andrea Polcaro, Michele Nucciotti, Lorenzo Nigro (Università La Sapienza di Roma), Giovanni de Palma e Giorgio Sobrà (Istituto superiore per la conservazione e il restauro –Mibac).
A conclusione, saranno offerti “assaggi di antichità” a cura di Archeofood – il senso del gusto per la storia.
FONTE: Comune di Perugia