Tesori dell'Umbria

Inaugurata ieri la mostra “Sui miei appunti” di Barbara Amadori alla Chiesa di Santa Maria Nuova

Chiesa di Santa Maria Nuova
Chiesa di Santa Maria Nuova

GUBBIO (PG) – Amadori è nata nel 1982 a Gualdo Tadino, dove vive e lavora. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Urbino, ha partecipato a mostre, workshop e residenze, con ottimi riscontri di pubblico e di critica.  “La pittura di  Barbara Amadori evolve dal medium pittorico (che non abbandona mai del tutto) approdando a composizioni che chiamano in causa altri linguaggi espressivi: fotografia, scultura, installazione site specific – afferma la curatrice Martina Coletti  – . La mostra prende in considerazione lavori eseguiti tra il 2014 e il 2019 e raccolti sulla base di una comune matrice: a partire da una relazione  tra suono, scrittura e immagine, Amadori rievoca in queste opere ricordi significativi, momenti e pensieri. La memoria che emerge nelle composizioni di Amadori è frutto dell’elaborazione di alcuni episodi consapevolmente e profondamente vissuti anche attraverso i sensi.  Ne risultano evocazioni in cui non solo il lato visivo ma anche quello acustico e, di conseguenza, quello tattile e quello olfattivo concorrono a proporne distillati significativi”.  La serie ‘Composizioni’ scaturisce da una ricerca che si muove tra sfera visiva e sonora e che affonda le radici in un precedente esercizio di rievocazione di frammenti sonori rintracciati nel testo Diario di una scrittrice di Virginia Woolf. Da qui il lavoro si è ampliato in una raccolta di quelli che l’artista chiama appunti acustici, brevi scritti che nelle opere innescano una relazione con l’immagine e ci proiettano nel ricordo. In quella piazza, una volta, si ballava è un frammento di racconto della nonna di Barbara Amadori, una frase che riecheggia tra i sampietrini della fotografia in una composizione che funziona per sineddoche di un’immagine più complessa e ampia che si fa strada nella mente di chi guarda l’opera. Similmente nella ‘Composizione n. 3’ ad essere rievocato dalla frase scritta e dalla terra nera del vulcano, è il suono di una escursione nei Monti Sartorius sull’Etna. La mostra sarà aperta al pubblico nei gironi di  giovedì e venerdì dalle 15 alle 18.30 e sabato e domenica dalle 10.30 alle 13 e  dalle 15 alle  18.30,  fino al 28 luglio. Per informazioni info@museogubbio.it .

FONTE: Ufficio Stampa Comune di Gubbio

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