Inaugurato con Paolo Maria Noseda, la voce degli ospiti stranieri di Che tempo che fa, l’Anno Accademico di Mediazione Linguistica a Perugia La cerimonia si è tenuta martedì 26 novembre al Centro Congressi dell'Hotel Giò di Perugia. Nel corso del pomeriggio spazio alle testimonianze degli studenti e al progetto della nuova Biblioteca Giampiero Rocca

Mediazione linguistica-Perugia-inPERUGIA – “Perché parliamo? Perché vogliamo essere amati, altrimenti staremo in silenzio. L’amore è un grandissimo motore di vita e progresso. Chi parla ama, e studiare le lingue aiuta a non sentirsi soli”. È stato Paolo Maria Noseda, uno dei più conosciuti interpreti italiani e da anni “voce” degli ospiti stranieri di Che tempo che fa, la popolare trasmissione di Fabio Fazio, il grande ospite dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2019/2020 della SSML – Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Perugia, martedì 26 novembre al Centro Congressi dell’Hotel Giò di Perugia. Con lui, dopo il saluto del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, sono intervenuti i  direttori della scuola Catia CaponecchiIsabella Preziosi Lorenzo Lanari. “Bisogna guardare al futuro rimanendo coi piedi ben piantati a terra. Per farlo – ha spiegato Lanari – non possiamo dimenticarci di chi siamo. Per questo, credo sia necessario mantenere fede ai nostri pilastri morali e professionali, e cioè: essere attenti allo studente; garantire un futuro educativo e lavorativo dignitoso per i nostri giovani; creare un ambiente professionale e culturale adeguato per i nostri docenti”. Un aspetto, quest’ultimo, su cui è tornata anche Caponecchi, sottolineando come “in questi 25 anni il corpo docente e tutto lo staff sia cresciuto di anno in anno, con passione e affiatamento, garantendo una continuità e una stabilità che ben testimoniano la qualità del nostro progetto aziendale e, di conseguenza, anche dell’offerta che riusciamo a garantire ai nostri studenti”. Dopo la prolusione di Noseda, dal titolo Cambiare tutto per non cambiare nulla: traduzione come forma di interpretazione, e gli interventi istituzionali, nel corso del pomeriggio è stato dato spazio alle testimonianze di due studenti dell’Istituto; in particolare, sono intervenuti all’inaugurazione dell’Anno Accademico Flavia Miluzzi, laureata alla triennale della SSML e autrice della guida turistica bilingue italiano-inglese Monteleone d’Orvieto. Una terrazza sul mondo, e Matteo Venanzi, anch’egli laureato alla triennale e attualmente studente del corso di Laurea Magistrale in Traduzione e Interpretariato per l’Internazionalizzazione d’impresa.
Dopo il loro intervento è stato presentato il progetto della nuova Biblioteca Giampiero Rocca che, nella sede della SSML di Case Bruciate, accoglie più di 1700 volumi di materiale didattico e specialistico che tocca tutti i principali ambiti dello studio linguistico, sociologico e letterario, in oltre 10 lingue. Isabella Preziosi ha rimarcato l’importanza della biblioteca, “che annovera pubblicazioni specializzate nel campo della linguistica applicata, della traduzione e dell’interpretazione in diversi domini specialistici e in più di 10 lingue, incluse quelle di minor diffusione. Senza contare che molte di queste pubblicazioni, attualmente, sono molto rare, tanto che si trovano in pochissime altre realtà del territorio nazionale, e comunque fuori dall’Umbria”.
La Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Perugia è attiva nel capoluogo umbro da 43 anni e anche quest’anno ha raggiunto il numero massimo di iscritti per la Laurea Triennale, raddoppiando allo stesso tempo, nel giro di un anno, il numero di studenti immatricolati al primo anno del biennio della Laurea Magistrale. Dal giorno della sua fondazione, questa importante realtà umbra ha visto laurearsi oltre 2000 studenti, diventati interpreti, traduttori, consulenti aziendali, liberi professionisti in Italia e in Europa, rappresentando un chiaro esempio delle grandi opportunità occupazionali che offre in un mondo del lavoro sempre più globale e interculturale.

FONTE: Ufficio stampa Istituto Universitario di Mediazione Linguistica (Filippo Costantini).