NORCIA (PG) – Questa edizione avrà una diversa strutturazione del programma che si estenderà nei fine settimana fra marzo e maggio, toccando non soltanto i Comuni della provincia di Perugia già coinvolti nella scorsa edizione: Cerreto di Spoleto, Norcia, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Vallo di Nera, a cui si aggiunge Spoleto e Cascia, ma anche quelli della provincia di Terni: Arrone, Ferentillo, Montefranco.
“Figuratevi…tutto l’anno in Valnerina” mantiene le caratteristiche di un festival però con altre modalità rispetto all’edizione estiva. Il Festival si svolgerà al chiuso in teatri o in strutture non propriamente teatrali quali: sale pubbliche o aule scolastiche e porterà nei prossimi due mesi (dal 7 marzo al 3 maggio 2020) 13 spettacoli, rivolti ai bambini e alle famiglie, in tutti i Comuni della Valnerina. Questi spettacoli, accuratamente selezionati per forma e contenuto sono realizzati da importanti compagni professioniste del teatro di figura, note per la partecipazione a importanti eventi di carattere nazionale e internazionale.
Oltre al programma di spettacoli rivolti ad un pubblico di famiglie, all’interno del festival sono previsti altri spettacoli destinati ai bambini delle scuole dei vari comuni del territorio. Per l’occasione sarà rappresentato uno spettacolo prodotto dalla compagnia Tieffeu che farà conoscere ai bambini e ragazzi le leggende e le favole della Valnerina, per far riscoprire questa tradizione orale molto spesso dimenticata.
La finalità principale di questo Festival resta comunque quella di creare momenti di aggregazione, di divertimento e di meraviglia, soprattutto per i bambini delle zone terremotate.
PROGRAMMA
Sabato 7 marzo, ore 17.30 – NORCIA(PG)
Centro di Valorizzazione
TIEFFEU in coproduzione con Micro Teatro Terra Marique
Presenta
IL SEGRETO DEL BOSCO
di Claudio Massimo Paternò
Con: Ladislava Laura Dujsikova e Claudio Massimo Paternò
pupazzi e scenografia: Mario Mirabassi
Direzione e messa in scena: Claudio Massimo Paternò
Il bosco ci racconta una paradossale storia notturna sulla diversità, sul riconoscimento di sé e sul pregiudizio. Un’avventura che alterna toni delicati, leggeri ed ironici e che vede protagonisti due animali (una civetta e un pipistrello) spesso visti in modo negativo e sinistro. Ma essi si rivelano creature delicate, timide, sognatrici, portatrici di valori e sentimenti universali quali l’amore, la tenacia, l’amicizia. Due creature essenziali per l’eco-sistema ed oggi in pericolo di estinzione. Due animali notturni che hanno un singolare destino: avere molte cose in comune ma essere tra loro molto lontani perché l’uno è il predatore dell’altro.
La storia:
Una civetta vuole fare la cantante in barba alla credenza che il proprio canto porti sfortuna e con tenacia ottiene di esibirsi al Festival della Canzone del Canterino Notturno. Un pipistrello scopre di non essere un uccello nonostante le ali e di essere una delle prede preferite dalle civette. Nel paradosso del teatro il pipistrello si innamorerà proprio della civetta mentre questi canta alla luna. Il nobile sentimento porterà il protagonista a superare i limiti di specie e a salvare la propria amata caduta prigioniera di una banda di zanzare a loro volta impegnate a compiere un vero e proprio colpo di stato. L’amore tra i due non potrà comunque coronarsi ma ne nascerà una sincera amicizia.
FONTE: Info Tieffeu.