Gualdo Tadino a Ferragosto: mostre, musei, montagna e buon cibo Vincono il turismo slow e le gite “dentro porta”

Festa di S.Antonio-Rocca Flea-Gualdo Tadino
Foto di Fausto Manasse da Pixabay

GUALDO TADINO (PG) – Scoprire o riscoprire? Questo il dilemma! Ferragosto è l’occasione per viaggiare e vedere nuovi luoghi, ma anche per organizzare una gita “dentro porta”, riappropriandosi di spazi di prossimità che spesso ignoriamo. Ed ecco che a Gualdo Tadino (Pg), proprio nel weekend di ferragosto è possibile lasciarsi conquistare da un itinerario culturale unico, partendo dal monumento simbolo della città, la Rocca Flea, imponente fortezza restaurata dall’imperatore Federico II di Svevia. Sarà facile innamorarsi delle collezioni: dalla bellezza della tipica ceramica a lustro oro e rubino, con le sue preziose iridescenze, all’unicità dei dipinti tra tardo Gotico e Rinascimento dell’area umbro-marchigiana e delle opere di Matteo da Gualdo, capostipite di una singolare famiglia di notai-pittori.
Ancora un tuffo nel passato più remoto e suggestivo con i reperti archeologici che spaziano dalla Preistoria al Medioevo, per approdare alla scoperta dell’affascinante civiltà degli antichi umbri. Un balzo in avanti riporterà infine gli avventori tra Ottocento e Novecento, sulla scia dell’emigrazione italiana all’estero. Con un solo biglietto scontato, si può accedere a cinque musei: il Museo Civico Rocca Flea, il Museo Opificio Rubboli, il Museo della Ceramica, il Museo Archeologico Antichi Umbri ed il Museo dell’Emigrazione Pietro Conti. Di grande suggestione nella Chiesa monumentale di San Francesco, parte integrante del percorso museale, l’opera da guinness dei primati, “L’Ultima crociata. Il perdono, dell’artista controverso Piergiuseppe Pesce, che questa volta regala alla città un’istallazione dalla forte valenza religiosa, una grande macchina mistica popolata da santi, madonne, beati e martiri in cammino. “La prenotazione non è obbligatoria”, spiega Catia Monacelli, direttore del Polo Museale, “quindi i visitatori potranno accedere alle collezioni, sempre nei limiti della capienza prevista per ogni fascia oraria, acquistando il biglietto all’ingresso del museo”. Per gli amanti della natura è consigliata inoltre una rigenerante passeggiata in montagna, a soli 8 km di strada panoramica, si raggiunge la vetta di Valsorda, in cui si può praticare trekking, escursionismo, mountain bike e tanto altro ancora. Sulle alture degli Appennini di Gualdo Tadino lo sguardo spazia dal Monte Catria ai Sibillini e si posa su affascinanti borghi pedemontani e, nelle giornate più limpide, sul mare Adriatico. Come in ogni gita che si rispetti è anche giusto concedersi qualche peccato di gola! La cucina di Gualdo Tadino è patrimonio ed eredità della tipica cultura contadina. Olio extravergine di oliva della Nostrale di Rigali, tartufo bianco e nero, paste “fatte in casa” come tagliatelle e cappelletti, sughi semplici o di cacciagione, norcineria, crescia con salcicce e vini locali.  Tesori dei boschi e dei prati, come i funghi “torrini”, della montagna gualdese, sono un irresistibile e ghiotto richiamo per momenti all’insegna del sapore e del gusto. Per informazioni è possibile contattare lo 0759142445 – 3477541791 o visitare il sito www.polomusealegualdotadino.it.

FONTE: Comune di Gualdo Tadino.