Tesori dell'Umbria

Festival del Medioevo

Festival del Medioevo 2019-in
Festival del Medioevo 2019

GUBBIO (PG) – Un appassionante viaggio nella memoria profonda del “Mare nostrum” dell’antica Roma, che proprio nel Medioevo iniziò a essere chiamato “Mare in mezzo alle terre”. Vasto “lago chiuso” tra una sponda d’Europa, una d’Africa e l’altra dell’Asia minore: il “Mare superiore” così temuto dagli Egiziani e dai Sumeri, il “Mare Bianco” degli Arabi, il “Grande mare” citato nelle preghiere della tradizione ebraica. 
Un crocevia di popoli, lingue, culture e religioni. Di incontri e di scontri. Incrocio di merci e saperi. Specchio dei fanatismi e della tolleranza. Per più di duemila anni, vero cuore pulsante del mondo. 
Molto più di un mare: il Mediterraneo è stato il teatro della millenaria storia comune di Europa, Asia e Africa e delle tre grandi religioni monoteiste.
Un “ continente liquido” secondo la celebre definizione dello storico Fernand Braudel: “ Mille cose insieme. Non un paesaggio ma innumerevoli paesaggi. Non un mare ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre”. 
Porti e santuari. Commerci e battaglie. Sogni e avventure. Migrazioni continue, sia di genti che di idee. Un incessante andirivieni, dall’Età del Bronzo alla modernità. Mediterraneo dai confini mobili, con frontiere ridefinite di continuo dalle diverse aree di influenza delle tre grandi potenze che nei secoli del Medioevo segnarono la sua storia: la Cristianità d’Occidente, l’Impero bizantino e gli Stati musulmani. 
Un grande racconto che il Festival del Medioevo affronterà da mercoledì 23 a domenica 27 settembre grazie a una formula consolidata: lezioni gratuite e aperte a tutti, colte e insieme popolari. Un percorso lungo dieci secoli tra la storia, l’ arte, la letteratura, la politica e la filosofia
Protagonisti dell’evento che si ripete a Gubbio ogni anno nell’ultima settimana di settembre, sono più di cento storici, saggisti, scrittori, scienziati, filosofi, architetti e giornalisti, impegnati in una sfida di corretta divulgazione delle vicende intrecciate in dieci e più secoli.
Il Festival del Medioevo evoca la memoria profonda del “Mare della Storia” attraverso l’immagine scelta per il manifesto che presenta la sesta edizione: un volto senza tempo, fascinoso ed enigmatico. È quello del “ Satiro Danzante”, una statua greca del IV secolo avanti Cristo, della scuola di Prassitele, riemersa alla fine degli Anni Novanta del Novecento nelle acque della Sicilia occidentale, tirata su, insieme ai pesci, dalle reti gettate dai pescatori di Mazara del Vallo: i capelli scolpiti nel bronzo mossi dai conosciuti ma mutevoli venti del Mediterraneo. E uno sguardo che sfida i secoli.

Per informazioni: www.festivaldelmedioevo.it

FONTE: Umbria Tourism.

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