Nell’incontro di venerdì, tenutosi su Zoom, che ha collegato cinquanta tra soggetti istituzionali e di comunità, esperti, rappresentanti ministeriali e tutti i referenti comunitari di Palmi, Viterbo, Nola e Sassari insieme all’ufficio di presidenza di GRAMAS, è stato presentato e condiviso il lavoro di catalogazione condotto dalla dott.ssa Luisa Vietri con la partecipazione attiva della comunità ceraiola, un’azione propedeutica all’implementazione del dossier finalizzata all’aggiornamento delle schede redatte nel 2010. E’ stato inoltre approcciato dalla dott.ssa Elena Sinibaldi dell’Ufficio UNESCO il tema relativo al modulo Mepi, il sistema di catalogazione che accompagnerà il format. Al confronto hanno preso parte, tra gli altri, l’on. Giulio Marini, che ha sottolineato la determinazione dei soggetti istituzionali della rete a conseguire e a condividere un nuovo prestigioso risultato con il riconoscimento ai Ceri e il direttore dell’ICPI Leandro Ventura, che ha sottolineato la disponibilità e l’adesione al percorso definito anche in un accordo di valorizzazione sottoscritto nel mese di luglio scorso e curato dalla dott.ssa Stefania Baldinotti. Un contributo di sintesi rispetto al progetto relativo al Centro di documentazione della Festa dei Ceri e della formazione ad esso legata è venuto dalla dott.ssa Patrizia Cirino, che ha seguito la realizzazione del Centro sulla base di un’attività sinergica con la comunità dei Ceri durata diversi anni. Presente anche la Fondazione Festa dei Gigli, organo del Comune di Nola, e le rappresentanti del nuovo gruppo delle Donne della Rete in via di costituzione, Nicoletta
Fofi e Marialuisa Lovecchio, che supporterà il lavoro del coordinamento.
“Un incontro caratterizzato da un clima estremamente caloroso, amichevole, solidale – spiega il sindaco Stirati – a conferma del virtuoso sistema di relazioni che si è creato nel corso degli anni tra le città della rete e consolidato con il MIBACT attraverso il fondamentale ruolo svolto dall’Istituto per il patrimonio immateriale e dall’attuale direzione dell’Ufficio Unesco. Arriva da me un grazie sentito a tutti i soggetti protagonisti, a cominciare dalla dottoressa Patrizia Nardi, la dottoressa Peci, il dottor Ventura e la dottoressa Baldinotti, le municipalità e le comunità di Viterbo, di Sassari, di Nola, di Palmi, nonché il presidente della Rete delle grandi macchine Raimondo Rizzu. Un plauso va anche a tutte le nostre componenti, dall’Università dei muratori all’Associazione Maggio Eugubino, fino alle famiglie dei ceri nonché alla Diocesi, nelle persone di Sua Eccellenza il vescovo Paolucci Bedini e del cappellano dei ceri don Mirko Orsini. Esco molto confrontato da questo momento emozionante, che corona un impegno onorato dal 2014”.
“Si tratta di una sfida straordinaria – ha sottolineato Patrizia Nardi – un percorso complesso che ora si avvia a conclusione relativamente alla fase procedurale. In questi anni abbiamo lavorato e mediato per ricostruire una piattaforma, per rafforzare le azioni di salvaguardia condivise, per consolidare una trama. Ci siamo fatti trovare pronti nel momento in cui il Mibact ci ha dato il via libera e per questo ringrazio molto la dott.ssa Peci. Le comunità, sempre al centro dei processi di patrimonializzazione, sono state splendide e hanno dimostrato maturità e capacità di inclusione. Molto importante è stata la sinergia che si è creata con ICPI: era necessario che i Ceri camminassero insieme alla Rete, con i modi e i luoghi della rete. Un grande lavoro, quello fatto, che ha dato i suoi frutti. E’ stato molto emozionante vedere tutti allo stesso tavolo di lavoro – ha concluso Nardi – tutti “d’un sentimento”, come dicono i facchini. E ora procediamo, veloci. E auspichiamo che il riconoscimento arrivi molto presto. Gubbio lo merita, la rete tutta lo merita”.
FONTE: Ufficio Stampa Comune di Gubbio.