Tesori dell'Umbria

La “traduttrice itinerante” e il suo viaggio on the road tra le lingue del mondo

La diffusione della pandemia ha messo un freno alla traduttrice ‘itinerante’, ma non ha fermato le sue ambizioni e la sua voglia di progettare il futuro. “Con il mio fidanzato abbiamo acquistato dalla Germania un furgone omologato per essere adibito a camper e stiamo lavorando per attrezzarlo e trasformarlo in una vera e propria ‘casa-ufficio viaggiante’, in cui abiteremo e lavoreremo continuando a girare il mondo. Prossima tappa prevista, la Scandinavia”.

Marta-Volpi-inASSISI (PG) – Una Laurea in Mediazione Linguistica, un viaggio nel Sud-est asiatico a bordo di un pulmino da 9 posti, e tanta voglia di conoscere il mondo. Marta Volpi, trentaduenne di Rivotorto di Assisi (PG), comincia così nel 2015 la realizzazione di uno dei sogni più ambiti da moltissimi giovani: lavorare e viaggiare on the road per il mondo. “Mi sono formata e laureata nel 2011 alla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Perugia – racconta – un’esperienza fondamentale per la mia crescita personale e professionale, grazie alla quale sono riuscita a sviluppare le prime collaborazioni nell’ambito della traduzione, dell’interpretazione e acquisire le competenze necessarie per essere ammessa all’Università di Trieste e conseguire la Laurea Magistrale in interpretazione di conferenza e traduzione specialistica”. Marta inizia il suo percorso di traduttrice “itinerante” durante un viaggio post Laurea in Australia, in cui, conciliando le sue passioni per la traduzione e per l’avventura, entra in contatto con nuove culture mentre lavora, sempre online, come insegnante e come traduttrice per un’agenzia. Attualmente collabora con varie aziende specializzate in ambito economico, finanza, marketing, turismo e siti web, tra cui un’azienda parastatale della Svizzera, il colosso dell’e-commerce Amazon e Babbel, la piattaforma online per l’apprendimento delle lingue, per la quale si occupa di lezioni di italiano. “Dopo il primo viaggio in Australia – prosegue – tra il 2018 e il 2019 ho viaggiato e lavorato per 6 mesi nelle Filippine e in Nuova Zelanda, fino al Sud America tra l’Argentina e la Colombia, sempre girando con una station wagon e dormendo in tenda. Per lavorare mi adatto al contesto e alla situazione in cui mi trovo: biblioteche, caffè, McDonald, meglio se con una buona connessione internet”.

La diffusione della pandemia ha messo un freno alla traduttrice “itinerante”, ma non ha fermato le sue ambizioni e la sua voglia di progettare il futuro. “Il 2020 è stato un anno difficile, ma non ho smesso di guardare avanti, continuando in ogni modo ad arricchire la mia formazione. È così – conclude Marta – che ho intrapreso il Cammino di Santiago di Compostela, ho frequentato un Master in traduzione audiovisiva e localizzazione e, insieme al mio fidanzato, ho cominciato a progettare un nuovo viaggio da intraprendere appena si potrà, probabilmente nell’estate 2021. Abbiamo acquistato dalla Germania un furgone omologato per essere adibito a camper e stiamo lavorando per attrezzarlo e trasformarlo in una vera e propria ‘casa-ufficio viaggiante’, in cui abiteremo e lavoreremo continuando a girare il mondo. Prossima tappa prevista, la Scandinavia”.
FONTE: Ufficio Stampa Mg2 Comunicazione.
 
Exit mobile version