SAN VENANZO (TR) – Circa 265.000 anni fa, l’attività vulcanica di tre crateri ha condizionato definitivamente la morfologia e la storia geologica dei luoghi che compongono l’attuale Parco vulcanologico di San Venanzo.
Si tratta di una vasta area protetta, fra le più suggestive della provincia di Terni, in cui ritrovare intatti gli elementi di una storia ancestrale e tracce antropiche davvero uniche.
Su uno dei costoni che si sono formati dopo l’ultima antichissima eruzione si trova il borgo di San Venanzo: prima o dopo la passeggiata nel Parco, non perdere l’occasione di visitare il Museo vulcanologico, allestito in un antico palazzo del centro storico per prepararti alla visita o per acquistare qualche souvenir.
Da qui il percorso che conduce al sentiero naturalistico principale del Parco è vicinissimo, non è faticoso e ti consente di ammirare conformazioni geologiche, rocce e minerali davvero rari: la storica eruzione del cratere ha generato la Venanzite, una roccia unica al mondo, che conserva nel nome la peculiarità della propria origine.
Durante il percorso osserva, tocca e analizza le pietre, i minerali e i fossili e prova a immaginare come abbia agito su queste preziose risorse minerali il lavoro incessante della natura, nel corso dei secoli.
Ti consigliamo di richiedere alle guide del Parco, sempre disponibili, di modulare la tua visita a seconda delle tue esigenze: per i bambini sono previsti momenti di approfondimento che rendono il percorso didattico un’esperienza anche formativa molto divertente!
Se hai voglia di mangiare qualcosa, non perderti la sella di San Venanzo, un salume unico nel suo genere e molto gustoso, la cui produzione si caratterizza per la trasformazione di due tagli uniti: il magro della parte del lombo e un cospicuo strato grasso costituito dalla porzione bianca del lardo. Per informazioni: Parco Museo Vulcanologico.
FONTE: Umbria Tourism.