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“Moon in june” + “Moon in tour”

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Con la serata del 21 agosto intitolata ‘Moon in folk’ si completa il cartellone del festival ‘Moon in june’ che torna con tanta musica al tramonto all’Isola Maggiore dal 20 al 22 agosto.

Una giornata, quella di sabato 21 agosto, con tanti musicisti protagonisti che vedrà la musica folk incontrare il pop e l’elettronica: Massimo Zamboni, Lucilla Galeazzi, Sinfonico Honolulu, Unfolk Project, Trio D’Alessandro.

Sono attese due grandi realtà della nuova scena musicale italiana come La rappresentante di lista (venerdì 20 agosto) e Iosonouncane (domenica 22 agosto).

Come ha affermato la presidente dell’associazione e direttrice artistica di Moon in june Patrizia Marcagnani, – che ha ringraziato Brunello Cucinelli per la concessione dell’uso dello spazio per i concerti – la rassegna con musica al tramonto si svolgerà nella sua sede ideale nel cuore del Lago Trasimeno, l’Isola Maggiore. Lo scorso anno, per le note vicende legate al Covid, la rassegna si è tenuta al Campo del Sole di Tuoro con una edizione rivista e riprogettata. Ma quest’anno si torna all’origine e al format che ha reso l’evento unico, con le note che risuoneranno davanti alle acque del ‘mare dell’Umbria’”.

Moon in june diventa anche ‘Moon in tour’, una serie di concerti spalmati per tutta l’estate in altre location dell’Umbria con artisti come Vinicio Capossela, Ramberto Ciammarughi e Eugenio Allegri a Castiglione del Lago, Extraliscio a Gubbio e Frida Bollani a Perugia.

Festival e “tour” sono organizzati con il sostegno della Regione Umbria, dei Comuni di Tuoro, Castiglione del Lago, Gubbio e Perugia, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

Un progetto che va oltre i grandi artisti in programma anche grazie ai paesaggi unici scelti per questo rinnovato format di Moon in june. Per questo motivo la Regione Umbria ha voluto sostenere il progetto, che torna anche nella bellissima Isola Maggiore, così come lo fa con altre iniziative ed eventi giusti per le location che vengono scelte, anche per dare una mano a sindaci e territori in un momento di ripartenza. Insomma, è una storia che continua e l’evento di quest’anno è simbolo di speranza e di una cultura che vuole continuare convivendo anche con la pandemia. L’obiettivo è portare valore al territorio con qualcosa di strutturato. Alzando la qualità degli eventi ci si vuole così rivolgere ad un turismo di qualità perché come Trasimeno in generale possiamo essere uno dei motori della ripartenza dell’Umbria.

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