A Gubbio “Scriptorium” di Miniatori e Calligrafi dal Mondo «Senza gli amanuensi non ci sarebbe la civiltà occidentale, né potremmo conoscere la ‘Divina Commedia’»

Festival del Medioevo  “Il tempo di Dante” dal 22 al 26 settembre 2021.

imageGUBBIO (PG) – E’ dedicata al Sommo Poeta della Divina Commedia nei 700 anni dalla sua morte, la VII.a edizione del ‘Festival del Medioevo’ dal titolo “Il Tempo di Dante”, dal 22 al 26 settembre a Gubbio. E non poteva mancare lo “Scriptorium” di ‘miniatori e calligrafi dal mondo’ nel Convento di San Francesco – Sala Capitolare, piazza 40 Martiri, con amanuensi provenienti dall’Italia e da altri Paesi, per far rivivere ‘nella più bella città medievale’ i segreti degli ‘scriptoria’.

«Il Medioevo? Senza calligrafi e miniatori non sapremmo nulla di quel periodo e non esisterebbe la civiltà occidentale. Nemmeno la Divina Commedia potremmo conoscere, senza le copie trascritte dagli amanuensi» – lo affermano l’ideatore del ‘Festival del Medioevo’ Federico Fioravanti e Anna Buoninsegni Sartori, che con l’associazione ‘Arte Libro unaluna’ organizza il raduno dei calligrafi e miniatori.  «Vogliamo esaltare l’importanza e l’attualità degli amanuensi –  proseguono Fioravanti e Buoninsegni Sartori –  che sono tanti nel mondo, pur essendo cambiate le finalità del loro operato. Non sappiano come una volta si chiamassero né che faccia avessero. Eppure, cultura, scuola, insegnamento attuali, non possono prescindere dalla funzione dei grandi monasteri del Medioevo e dai copisti che in essi operavano. Centri di studio nevralgici in cui si insegnava l’arte del copiare i testi e, soprattutto, si conservavano le opere degli autori antichi. Oggi quest’arte ha veri e propri maestri che ci tengono a far conoscere il proprio stile e le capacità che li contraddistinguono ».

Il progetto dello ‘scriptorium’ di Gubbio affonda le radici nella storia della città, sede nel ‘200 di una prestigiosa scuola di manoscritti e soprattutto si riallaccia alla famosa figura del miniaturista eugubino Oderisi, narrato da Dante nella Divina Commedia. Nel tempo dell’ebook e dei ritmi frenetici, l’obiettivo principale è  riscoprire i tempi lenti e la liturgia dei gesti che seguono la mano. Del resto, l’inventore di Apple, Steve Jobs, apprese nella scuola del calligrafo Palladino, i segreti dei caratteri, l’eleganza dei segni e del design, applicandoli poi agli insuperabili “font” del Mac. Pura dimostrazione che il futuro è figlio del passato.

Tra i partecipanti all’edizione 2021 alcuni fedelissimi e qualche new entry.

Due le novità da segnalare:
ospite speciale per la prima volta IVANO ZIGGIOTTI, Maestro dell’Ars Illuminandi: i suoi corsi sono sempre ‘sold out’, come quelli sulla produzione dei colori tradizionali.
il Maestro ERNESTO CASCIATO presenterà il suo recente libro ‘Calligrafia. Evoluzione e futuro della bellezza scritta’, segreti e consigli, ricette per realizzare inchiostri e dritte per costruire i suoi famosi strumenti calligrafici inusuali, con lo scopo di divulgare la cultura della calligrafia.

Ad affiancare gli esperti, ci saranno gli studenti del LICEO ARTISTICO ‘G. MAZZATINTI’ di Gubbio, a dimostrare la vitalità di ‘antichi mestieri per nuovi lavori’,  per uno stimolante passaggio di ‘staffetta’ da maestro ad allievo.

Info www.festivaldelmedioevo.it, www.artelibrounaluna.it