Deruta Book Fest, terza edizione di successo Nella tre giorni  dedicata alle donne dell’Afghanistan si sono svolti circa 50 appuntamenti letterari e numerosi momenti dedicati alle arti

Deruta-book-festa-apertura-copDERUTA (PG) – Deruta è stata per tre giorni un crocevia di incontri tra scrittori, musicisti, attori, cantanti, artisti e si è dimostrata il luogo ideale per il Deruta Book Fest che è arrivato alla sua terza edizione.

La rassegna dedicata alle donne dell’Afghanistan, con la collaborazione della casa editrice Morlacchi, ha visto lo scorrere di 50 appuntamenti con cento scrittori. Non sono mancati anche nomi illustri del giornalismo come Fabrizio Peronaci e Alvaro Fiorucci che hanno presentato le loro ultime produzioni letterarie. Molti poeti presenti, coordinati da Bruno Mohorovic e Marcello Soro, che hanno composto dei versi anche nei giorni del soggiorno nella città della ceramica. Non sono mancati momenti musicali, dal classico con il Coro dell’accademia di Amsterdam ed il trio “Kainos String Trio” e la musica pop con Alessandro Canino.

Autori noti, grazie al piccolo schermo sono stati protagonisti, come Guido Barlozzetti e Mario Zamma che hanno presentato la loro pubblicazione, la presentazione è stata anticipata dall’associazione Carabinieri che ha una importante sede visitabile proprio nel comune Deruta, nella torre di Casalina.

L’iniziativa ha visto anche la collaborazione con due illustri premi letterari del territorio, i premi Rina Gatti e Fulgineamente.

Nella mattinata di sabato è stato siglato un gemellaggio con il Festival “Giallo Trasimeno” con la presenza di Marco Pareti e molti scrittori di giallo.

Non sono mancati momenti dedicati all’arte con Gianluca Bianco e Andrea Dejana che hanno presentato i loro libri d’arte. Hanno chiuso la rassegna due autori poliedrici della nostra regione, Mirco Bonucci e Donna Sabrina.

L’amministrazione è stata sempre presente.

Evento organizzato dall’associazione Europa Comunica Cultura, La Casa degli Artisti, Pro Deruta il Comune di Deruta. Molti autori, provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero sono rimasti affascinati dal borgo e dalla nostra regione ed hanno trovato il connubio, letteratura, territorio, ambiente, storia il giusto connubio per divulgare il bello.

FONTE: Lucia Pippi.