‘Il balletto di Roma’ a Narni Al Teatro Comunale Giuseppe Manini di Narni, venerdì 10 dicembre alle 21, in esclusiva regionale, è la volta di Astor, un secolo di tango, un viaggio armonico e danzato tra le suggestioni e le sonorità del tango, sulle musiche di Astor Piazzolla

Astor-inNARNI (TR) – Continua la Stagione di Prosa del Teatro Comunale Giuseppe Manini di Narni. Venerdì 10 dicembre alle 21, in esclusiva regionale, è la volta di Astor, un secolo di tango, un viaggio armonico e danzato tra le suggestioni e le sonorità del tango, sulle musiche di Astor Piazzolla eseguite dal vivo dal bandoneón e dalla fisarmonica di Mario Stefano Pietrodarchi, interprete brillante di fama internazionale e con gli arrangiamenti e le musiche originali del compositore Luca Salvadori.

Lo spettacolo ad opera del Balletto di Roma, da sempre dedito alla promozione della danza d’autore italiana in Europa e nel mondo, è stato realizzato in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla, autore e interprete musicale tra i più importanti di questa forma d’arte nata a fine ‘800 nei sobborghi di Buenos Aires. Sorto dall’esigenza di comunicare tra culture, lingue e tradizioni diverse, il tango ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e qual è stato il percorso che ha indissolubilmente unito umanità distanti in un comune “non luogo”, oltrepassando oceani e confini. Proprio il mare è il fil rouge che unisce o separa nuovi mondi e speranze: uno spazio immenso da attraversare dove si rischia di perdersi; vortice di riflussi e moto ondulatorio che scandisce il ritmo di partenze e ritorni.

Gli otto danzatori – Paolo Barbonaglia, Cecilia Borghese, Roberta De Simone, Alessio Di Traglia, Serena Marchese, Francesco Moro, Lorenzo Petri e Giulia Strambini – con la coreografia di Valerio Longo e la regia di Carlos Branca, regista argentino di spicco sulla scena internazionale e profondo conoscitore dell’uomo Piazzolla, compiono uno straordinario percorso trasformativo in cui respiri, abbracci e fusioni sono al centro di azioni coreografiche intense, astratte e fuse in quel moto ondulatorio magico del bandoneón.

La parola chiave è “coraggio”: quello declamato dai testi immortali di Jorge Luis Borges nei suoi tanghi e milonghe, così come quello dello stesso Piazzolla, che ha rotto gli schemi della musicalità del “tango viejo” per arrivare al “nuevo tango” che tanto lo ha reso celebre nel mondo. Astor rievoca i sentimenti degli odierni viaggiatori del mondo, l’umanità intera, andando oltre la purezza tecnica e rituale del tango, per rafforzarne energie, desideri e palpitazioni tutte contemporanee.

Per accedere a teatro è necessario il Super Green Pass.

Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.

E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

FONTE: Ufficio Stampa Teatro Stabile dell’Umbria (Francesca Torcolini).