Tesori dell'Umbria

Le opere ‘Guerra e Pace’ e ‘La tragedia è finita, Platonov’

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Guerra e Pace – Foto di Manuela Giusto

Guerra e Pace con la regia di Andrea Baracco e La tragedia è finita, Platonov di Liv Ferracchiati sono tra le opere protagoniste del ciclo “Aspettando la Rivoluzione” di Rai 5 e saranno trasmesse in prima serata nel mese di febbraio: sabato 12, sabato 19 e sabato 26.

Guerra e Pace, il capolavoro di Lev Tolstoj nella riscrittura di Letizia Russo, la regia di Andrea Baracco, andrà in onda in due diverse serate: la prima parte sabato 12 febbraio alle 21.15 e la seconda sabato 19 febbraio, sempre alle 21.15. Lo spettacolo ha debuttato in prima assoluta al Teatro Morlacchi di Perugia il 4 maggio 2021 con repliche fino al 30 maggio e, per l’occasione speciale – in un periodo storico in cui la capienza dei teatri era ancora ridotta – la platea del teatro è diventata un grande palcoscenico e gli spettatori hanno assistito unicamente dai palchi. L’imponente opera, una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria realizzata con il contributo della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, vede in scena quattordici attori: Giordano Agrusta, Caroline Baglioni, Carolina Balucani, Dario Cantarelli, Stefano Fresi, Ilaria Genatiempo, Lucia Lavia, Emiliano Masala, Laurence Mazzoni, Woody Neri, Alessandro Pezzali, Emilia Scarpati Fanetti, Aleph Viola, Oskar Winiarski.

La tragedia è finita, Platonov di Liv Ferracchiati andrà in onda, sempre in prima serata alle 21.15, sabato 26 febbraio. 

Lo spettacolo, premiato con una menzione speciale da parte di una giuria internazionale al 48° Festival del Teatro di Venezia, è una produzione Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi; presenta scene dal Platonov di Anton Čechov e vede sul palco (in ordine alfabetico) Francesca Fatichenti, Liv Ferracchiati, Riccardo Goretti, Alice Spisa, Petra Valentini e Matilde Vigna. “Come si può scegliere solo una possibilità? Una definizione identitaria non fluida? E come si argina, allora, il Caos liberato se questo può portare, come accade a Platonov, all’autodistruzione? – si chiede il regista – Tutto è confuso, imbrogliato, forse conviene osservare con indulgenza Platonov, perché nei suoi slanci, nelle sue miserie, nelle sue paure e nei suoi inconsolabili dolori, ritroviamo i nostri.”

Ogni spettacolo sarà replicato la domenica pomeriggio seguente intorno alle 16 e resterà a disposizione su Rai Play nei 7 giorni successivi alla messa in onda.

La tragedia è finita, Platonov – Foto di Luca del Pia

FONTE: Ufficio Stampa Teatro Stabile dell’Umbria (Francesca Torcolini).

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