Presentazioni e partnership spingono l’evento di Bastia. Dopo Verona sarà la volta di Bari e Roma. Nel 2019 la rassegna ha superato i 450 espositori sfiorando le 100.000 presenze in tre giorni. Con questi numeri è uno degli appuntamenti di riferimento del settore.
Zootecnia, meccanizzazione e formazione: i tre pilastri dell’agricoltura del futuro protagonisti alla 53esima edizione di Agriumbria. A Bastia Umbra (Pg) anche il rapporto sui consumi delle carni di qualità e tanto altro ancora.
Agriumbria 2022, il cuore pulsante dell’agricoltura. Intanto già si lavora nei padiglioni per la edizione numero 53, la prima a tornare nelle sue date consuete dopo il Covid-19. Oltre alla parte espositiva, che come sempre sarà articolata nei vari settori d’interesse, dalla meccanizzazione alla tecnologia aziendale, la fiera si concentrerà nuovamente sui ring esterni dove torneranno finalmente i concorsi zootecnici dedicati alla Nazionale della Chianina (che torna come biennale), la Nazionale Romagnola, la Nazionale Charolaise e la Nazionale Limousine, che vanno ad aggiungersi agli altri appuntamenti dei concorsi nazionali dedicati alle varie razze. Il tutto in stretta collaborazione con AIA – Associazione Italiana Allevatori, storico partner di Agriumbria. Torna poi Milktec, spazio dedicato alla tecnologia per la filiera lattiero-casearia; verranno presentate dunque le ultime tecnologie sul fronte di macchine e attrezzatura per la mungitura e la lavorazione del latte. Ci saranno poi le mostre e le rassegne zootecniche, gli altri saloni specializzati (Bancotec, Enotec, Oleatec) e le aree espositive nelle quali vengono proposte soluzioni di innovazione dei mezzi tecnici, saranno solo alcuni dei fulcri della fiera che nei giorni avrà anche un ricco programma di convegni, meeting e master di approfondimento pensati per mettere aziende, associazioni di categoria e mondo scientifico in un confronto unico.
FONTE: Ufficio Stampa Mg2 comunicazione (Giorgio Vicario).