Tesori dell'Umbria

‘L’Umbria del vino’, assegnati i premi della prima edizione

Risultati che hanno risvegliato la voglia di parlare del vino umbro e di farlo conoscere al mondo attraverso un percorso che guardi ancora di più alla qualità.

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Umbria del vino – Sala premiazioni

PERUGIA – Un’occasione importante per celebrare un prodotto, il vino umbro, che sta acquisendo sempre più vigore in termini di riconoscibilità ed identità territoriale. E un settore, quello vitivinicolo, tanto importante nell’economia regionale. È stata soprattutto caratterizzata da questi temi la cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso enologico regionale “L’Umbria del vino”: organizzato dalla Camera di Commercio dell’Umbria, il concorso è l’unico in regione ad avere l’autorizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, certificando inoltre un elevato livello qualitativo generale dei vini partecipanti.

La cerimonia di premiazione si è svolta al Centro Congressi della sede di Perugia della Camera di Commercio dell’Umbria. Oltre ai produttori, che hanno preso parte a questa prima edizione mettendosi così in gioco, sono intervenuti per la Camera di Commercio dell’Umbria, il presidente Giorgio Mencaroni e il segretario generale Federico Sisti, per la Regione Umbria l’assessore alle politiche agricole Roberto Morroni, e il presidente della commissione giudicatrice Riccardo Cotarella, presidente dell’Union Internationale des Œnologues (federazione che raggruppa e rappresenta a livello mondiale le associazioni nazionali professionali dei tecnici del settore vitivinicolo) e di Assoenologi, l’associazione italiana di categoria.

Il concorso è arrivato così al suo atto conclusivo dopo la fase degli assaggi – dei 176 vini (bianchi, rossi, rosati, spumanti, dolci) delle 59 aziende vitivinicole partecipanti – da parte della commissione di alta qualità, composta da esperti tecnici degustatori come enologi, sommelier e giornalisti enogastronomici.

Di queste 59 cantine, sono 19 quelle vincitrici e che si aggiudicano i premi. Cinque le categorie di vini che sono state premiate, con un primo e secondo posto: vini bianchi (Igt e Doc/Docg), vini rossi (Igt e Doc/Docg), vini rosati, gli spumanti di qualità e i vini dolci. Oltre ai premi speciali e a quello di Cantina umbra dell’anno.

Categoria vini bianchi

DOC/DOCG
1° Classificato – Tenute Baldo Agricola (Bastia Umbra), Torgiano Bianco “Figlio della Luna” 2020
2° Classificato – Cantina Terre De’ Trinci (Foligno), Colli Martani Grechetto 2020

IGT
1° Classificato – Azienda Agricola Le Crete (Giove), “Sophia Sole Bianco” 2019
2° Classificato (ex aequo) – Società Agricola Bettalunga (Marsciano), Chardonnay “Piaggione” 2019
2° Classificato (ex aequo) – Fattoria di Monticello (San Venanzo), Grechetto “Ginestrello” 2020

Categoria vini rossi

DOC/DOCG
1° Classificato – Tenute Lunelli (Bevagna), Montefalco Sagrantino “Ziggurat” 2019
2° Classificato – Cantina Tudernum (Todi), Montefalco Sagrantino “Fidenzio” 2015

IGT
1° Classificato – Società Agricola San Michele (Orvieto), Merlot “Northia” 2018
2° Classificato (ex aequo) – Società Agricola Aliara Vini (Gualdo Cattaneo), “Benozzo”  2016
2° Classificato (ex aequo) – Az. Agrituristica Baldassarri – Roberto Lepri (Perugia), Merlot “Luce di Gemma” 2019

Categoria vini rosati

1° Classificato – Società Agricola Briziarelli (Bevagna), “Anthaia” 2020
2° Classificato – Agroturistica Marella (Castiglione Del Lago), Trasimeno Rosato 2020

Categoria Spumanti di qualità

1° Classificato – Azienda Agricola Pucciarella (Magione), Spumante M. Classico “Pucciarella Rosé”
2° Classificato – Azienda Agraria Carlo e Marco Carini (Perugia), Spumante M. Classico “Mon père”

Categoria vini dolci

1° Classificato – Azienda Agricola Blasi Anna e Mauro (Umbertide), Passito “Mamma mia” 2009
2° Classificato – Agricola Spacchetti (Montefalco), Montefalco Sagrantino Passito 2014

Tre i premi speciali

Premio giovane imprenditore
Società Agricola Poggio Bertaio (Castiglione Del Lago), Sangiovese “Stucchio” 2018

Premio impresa femminile
Cantina Santo Iolo (Narni), Syrah 2019

Premio vino biologico
Società Agricola Moretti Omero (Giano Dell’umbria), Montefalco Sagrantino 2017

Premio Cantina Umbra dell’Anno (un ex aequo per le tre cantine che, partecipando con almeno 4 vini, conseguono la votazione più alta con i loro migliori quattro vini tra tutti quelli presentati):
Società Agricola Aliara Vini (Gualdo Cattaneo)
Società Agricola San Michele (Orvieto)
Tenute Baldo Agricola (Bastia Umbra)

Un successo quindi oltre ogni più rosea aspettativa per questa prima edizione del concorso, con una sorprendente e inaspettata partecipazione riscontrata tra le aziende umbre del settore vitivinicolo. Per il presidente della Camera di Commercio Mencaroni, il sistema produttivo vitivinicolo umbro è intimamente connesso all’aspetto culturale delle aree paesaggistiche in cui si esprime: “Accanto all’altra grande anima dell’Umbria, rappresentata dal settore olivicolo, è infatti la viticultura a caratterizzare i nostri paesaggi con pennellate tipiche e peculiari, frutto anche della biodiversività varietale autoctona. Il sistema vitivinicolo umbro porta con sé un insieme di tradizioni, valori ed interessi economici importanti, avvalorati ancora di più dalle denominazioni di origine e dalle indicazioni geografiche che ne amplificano le garanzie di affidabilità, tracciabilità e credibilità”.

È su questi presupposti “emotivi” che è nato “L’Umbria del Vino”, come ha spiegato ancora Mencaroni: “Questa spinta emotiva è stata poi rafforzata dall’intento di voler creare uno strumento che potesse contribuire a favorire la conoscenza e l’apprezzamento dei nostri vini da parte dei consumatori e gettare le basi per rafforzarne la presenza nei mercati nazionali e anche internazionali. Il percorso che abbiamo intrapreso con la creazione di questo concorso – ha aggiunto – è quindi volto alla valorizzazione dell’attività delle aziende vitivinicole, che qui in Umbria sono soprattutto medie e piccole realtà, le quali si stanno caratterizzando per la grande vitalità nell’ambito del settore enologico nazionale: ciò stimolando sempre di più i produttori verso un continuo miglioramento, consapevoli del fatto che la diffusione del patrimonio enogastronomico di eccellenza del territorio, di cui il vino è componente essenziale, costituisca una spinta allo sviluppo del turismo”.

Quasi il 90% del totale delle produzioni vitivinicole umbre si fregia poi delle certificazioni Dop o Igp, a testimonianza del forte legame con il territorio, le tradizioni e la cultura dei luoghi d’origine: produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa europea o nazionale, fondate sulla garanzia di territorialità, di identità geografica, sociale e culturale.

E sull’importanza che riveste il settore vitivinicolo nell’ambito dell’economia regionale ha parlato poi l’assessore Morroni, anticipando la strategia che l’assessorato all’agricoltura ha intenzione di portare avanti: “Stiamo rilanciando fortemente l’agricoltura umbra, dalle grandi potenzialità. Dopo l’olio e il tartufo ora tocca al vino. Vogliamo spostare l’attenzione su questa produzione, altra eccellenza della nostra regione, e farlo insieme ai soggetti in campo. Ben venga quindi una iniziativa come questa del concorso, per sottolineare anche quel percorso di qualità che bisogna fare”.

Gli auspici del concorso erano stati già pienamente avvalorati e confermati dopo i risultati degli assaggi della commissione di valutazione del concorso che si è espressa sotto la sapiente direzione del capo panel Cotarella, il quale ha constatato anche dal punto di vista tecnico e sensoriale come il vino umbro rappresenti un prodotto di elevata qualità: “Avete fatto qualcosa di particolare e di necessario – ha detto rivolgendosi agli organizzatori – visto che con questa iniziativa si è parlato del vino umbro come non mai. I risultati del concorso hanno risvegliato la voglia di parlare del vino umbro e di farlo conoscere meglio”.

Ad evidenziare infine lo spirito del concorso è stato il segretario generale Sisti: “Scopo principale non è quello di avere dei vincitori, ma di accendere un focus su un settore importante e trainante, non solo dell’economia agricola umbra ma anche utile ad attrarre turisti. Siamo quindi fiduciosi che l’iniziativa possa essere di sostegno a questa parte dell’agricoltura regionale”.

I vincitori, infatti, ora sotto i riflettori ma tutti i partecipanti meritano un applauso, visto anche che, ha ricordato Sisti, “è stato spesso registrato un minimo scarto tra i premiati ed i vini non premiati; basti pensare che oltre 130 vini si sono posizionati nella fascia tra l’ottimo e l’eccellente in base alla scheda europea di valutazione”.

Il concorso “L’Umbria del vino” è stato fortemente voluto dalla Camera di Commercio dell’Umbria (realizzato dalla sua azienda speciale Promocamera) insieme alla Regione Umbria, alle associazioni di rappresentanza degli agricoltori Coldiretti, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori, al 3A Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria e all’Associazione Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria.

Ringraziamenti, quindi, sono andati anche alle associazioni di categoria (in particolare a Confcooperative) che, pur non facendo parte dell’attuale comitato organizzatore, hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa e che saranno invitate a far parte del comitato apportando una apposita modifica al regolamento che, unitamente ad altre integrazioni, verrà inviato per l’approvazione al Ministero competente.

Per il finale è stato dato così appuntamento al 2023 per la seconda edizione del concorso enologico regionale. “A tutti i partecipanti a ‘L’Umbria del vino’ – ha concluso Mencaroni – va ancora il mio ringraziamento e l’augurio di rivederli tra i protagonisti della prossima edizione. E a voi vincitori ancora una volta le mie congratulazioni a cui naturalmente associo l’auspicio di ritrovarvi il prossimo anno con vini di altrettanta elevata qualità”.

Foto in copertina: tutti i premiati

Per ulteriori informazioni:
www.umbria.camcom.it
www.promocameraumbria.it
Pagina FB: https://www.facebook.com/LUmbria-del-Vino-113000451174579

FONTE: Ufficio Stampa Danilo Nardoni.

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