L’esperienza dello scorso anno si arricchisce della collaborazione ideativa de La Mama Umbria International di Spoleto, realtà di rilievo internazionale che da più di trent’anni si occupa di progetti artistici e culturali. Il desiderio è quello di espandere orizzonti e prospettive ampliando in primo luogo il territorio geografico, che dal 2022 si sviluppa su due luoghi di riferimento – Foligno e Spoleto – a cui si aggiungono interventi anche in altre città, piccoli borghi e zone rurali e della regione.
La ricca programmazione, che prevede anche focus dedicati a bambini e ragazzi, a laboratori e incontri con gli artisti, si articolerà in tre macro aree con precise direttrici estetiche, tematiche e di intervento, lungo le quali intercettare proposte, eventi site specific, percorsi di formazione, azioni in spazi non convenzionali e momenti di approfondimento. Vivere i territori e incontrare le comunità che li abitano diviene esigenza primaria di un immaginario collettivo in cui il teatro supera metaforicamente i limiti degli spazi chiusi e diventa mezzo attraverso il quale leggere le città, lo spazio pubblico e la contemporaneità; l’obiettivo è quello di creare un confronto con la società civile (e non solo quella artistica), favorendo un incontro reale col pubblico e coinvolgendolo in attività dai linguaggi artistici differenti e sovrapposti.
Un ulteriore canale di interazione sarà affidato ai percorsi di ricerca e sperimentazione sul rapporto tra performance, tecnologie digitali, intelligenza artificiale e realtà virtuale, dando spazio a nuovi modelli espressivi e sostegno a giovani artisti, creativi e geek provenienti dai diversi ambiti che sperimentano le possibilità dell’informatica applicata alle performing arts e nuove ibridazioni tra musica elettronica, tecnologia e installazioni. L’incontro e il confronto tra diverse generazioni di artisti, fruitori e spettatori rappresenta un atto di resistenza e presenza per favorire l’emersione e la mobilità della creatività delle nuove generazioni ma anche un’occasione preziosa per creare sinergie con realtà nazionali e internazionali.
Il Festival dedica inoltre uno spazio rilevante alla crescita, all’accompagnamento e al sostegno di artisti giovani ed emergenti, e di nuove produzioni artistiche, portando avanti diverse tipologie di processi: un vero e proprio laboratorio aperto composto da nuove realtà artistiche e modelli innovativi di creazione.
Oltre alle proposte presentate, il Festival inaugura da quest’anno un nuovo spazio innovativo. Upside Down – Il talk imperfetto sarà un format inedito dedicato al dialogo informale tra abitanti, artisti, operatori. Uno spazio in cui i cittadini capovolgendo i ruoli diventano protagonisti di un esperimento radiofonico all’interno del palinsesto di Radio IF/UFF, la radio ufficiale di Umbria Factory Festival, un canale preferenziale attraverso cui sarà possibile conoscere il dietro le quinte e favorire ulteriori scambi comunicativi.
Un gioco/esperimento sobrio in grado di rovesciare i ruoli prestabiliti dell’ambiente dello spettacolo dal vivo, lasciando spazio e libertà a spettatori, partecipanti e interlocutori del mondo teatrale.
A breve sarà comunicato il programma completo su www.spaziozut.it/umbria-factory-festival/
FONTE: Ufficio Stampa Theatron 2.0