Il ‘PerSo’ tra Zenith e Manu In anteprima assoluta American ring, il documentario sull’incredibile mondo del wrestling indipendente del Midwest americano

Il wrestling è una forma di teatro popolare e di arte marziale nata un secolo fa durante le fiere negli Stati Uniti, come spettacolo di contorno. Insieme al musical, il wrestling è l’unica altra forma d’arte puramente americana.

inPERUGIA – Prosegue itinerante l’VIII edizione del PerSo – Perugia Social Film Festival. Dal Nuovo Cinema Méliès la rassegna si sposta al Cinema Zenith per le giornate di martedì 4 e mercoledì 5 ottobre, con ben 13 proiezioni (a ingresso gratuito) in due giorni, tra documentari internazionali in anteprima italiana e film italiani in gara.

Martedì 4 è anche la giornata di un omaggio particolare. Il PerSo inaugura una serie di tre film di Gianni Serra. Militante, sperimentale, outsider, dimenticato: Gianni Serra, attivo in tv e nel cinema tra gli anni sessanta e gli ottanta, è stato un regista molto originale nelle scelte espressive come nelle soluzioni tecniche utilizzate per i suoi film. Quest’anno il PerSo ha scelto di proiettare tre dei suoi lavori dove il confine tra racconto della realtà e messa in scena è labile. Si comincia al Museo Archeologico dell’Umbria, alle ore 17, con Fortezze vuote, film presentato alla Biennale Cinema di Venezia nel 1975. Un’analisi documentaria della ristrutturazione degli ospedali psichiatrici in corso in Umbria che si sviluppa attraverso le testimonianze e le narrazioni dirette di malati, sanitari, esponenti di organismi politici e sociali che stavano perseguendo l’eliminazione di una delle più drammatiche istituzioni chiuse, il manicomio, per reinserire gli ammalati nel proprio ambiente sociale.

Ideato e realizzato in stretta collaborazione con tutta la popolazione interessata, attraverso una struttura cinematografica “aperta”, coerente con i metodi seguiti nell’esperienza in corso nella Regione Umbria per la costruzione dal basso di un nuovo sistema sanitario e dei servizi sociali, Fortezze vuote si configura anche come un esperimento di produzione cinematografica diverso dai tradizionali sistemi di produzione dell’industria audiovisiva.

Tra i film in gara per l’Award, martedì, alle 21.30, è in programma la proiezione di American ring di Stefano Casertano, il ritratto di una sottocultura, ma anche una storia di passione e abnegazione, alla ricerca dell’odierno “sogno americano”. Un viaggio nell’incredibile mondo del wrestling indipendente dal Midwest Nordamericano, dove questa forma di “teatro popolare” attrae le classi operaie di tutta la regione. Un contesto di evasione ma anche un mondo durissimo in cui si rispecchia la natura stessa dell’America profonda.

Mercoledì 5, sempre in gara per l’Award, Dust Of Modern Life di Franziska von Stenglin, Germania, 2021. Un film sul desiderio umano universale di ritirarsi dalla società. La storia di Liem, un giovane di 29 anni della minoranza etnica Sedang, che una volta all’anno si ritira con i suoi amici in una giungla tra le montagne degli altipiani del Vietnam.

Sempre mercoledì prende il via la rassegna PerSo nella VR, realtà virtuale e documentario. Una delle novità di questa edizione è la sezione PerSə nella VR, in programma presso la Sala Walter Binni, via delle Prome (Porta Sole), per quattro giorni, da mercoledì 5 a sabato 8 ottobre, dalle 16 alle 19.30. La prima rassegna di realtà virtuale del PerSo, a cura di Valentina Noya, vicepresidente di Associazione Museo Nazionale del Cinema, vede una selezione di lavori che, attraverso un uso originale della tecnologia a disposizione e una forte intuizione cinematografica, hanno impresso alla trattazione di alcuni temi sociali una maggiore vividezza e capacità di trasmettere empatia: corti che ci spingono non solo oltre i confini fisici e percettivi, ma anche al di là dei nostri pregiudizi razionali, immergendoci in un cinema del reale nuovo che ha tutta la dignità di essere definito tale.

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American Ring

FONTE: Ufficio Stampa Mg2 comunicazione – studio associato (Giorgio Vicario).