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Indigo Art Gallery

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“Our inners are dancing” è un invito a mescolare le diverse realtà del sistema dell’arte. Lo Studio54 di Roma approda a Perugia per un progetto-percorso.

Scambi, rimandi, connessioni e riconnessioni. Si inaugura giovedì 15 dicembre a Perugia, presso Indigo Art Gallery (via Oberdan, 51) un progetto-mostra che è anche una riflessione aperta sull’arte e sulla sua fruizione. Un esperimento che vede lo Studio54 di Roma e la galleria perugina creare una connessione tra spazi e figure dell’arte. Si chiama “Our inners are dancing” e nasce, appunto, dall’incontro di queste due realtà, differenti per destinazione, ma estremamente simili per intenti. Il progetto di mostra e residenza vuole far luce sull’importanza della cooperazione e dello scambio.

“Our inners are dancing” è un invito a mescolare le diverse realtà del sistema dell’arte, uno studio di artisti (Studio54) e una galleria d’arte (Indigo), al fine di creare un terreno per la nascita e la crescita di condizioni nuove e fertili.

La doppia soluzione della mostra e della “residenza” è volta a far sì che la figura dell’artista sia coinvolto in quanto tale, ma anche come gallerista e organizzatore. Una mescolanza dei ruoli, che è anche una mescolanza degli spazi: non solo gli artisti sono chiamati a ricoprire il loro ruolo di creativi, attraverso l’esposizione delle loro opere e rendendo la galleria anche il loro luogo di lavoro, il loro studio, ma anche quello di galleristi e curatori, organizzando ciclicamente mostre di altri artisti, incontri e workshop. Indigo Art Gallery diventa così Studio54, si traveste e “danza” per un mese e mezzo.

Attraverso questo scambio si vuole mettere in luce l’importanza della collaborazione fra le diverse figure del sistema dell’arte, della loro necessità reciproca al fine di creare una strada condivisa di scambio e arricchimento. L’intento è quello quindi di sottolineare non solo l’importanza della creazione di opere d’arte, ma anche di terreni in cui queste possano germogliare, in cui l’atmosfera che si respira sia quella della gioia del vivere l’arte e la cultura come qualcosa di naturale, quotidiano, arricchente. Un’esperienza, quella che sarà inaugurata giovedì 15, che mette ancora di più in contatto Perugia con il panorama nazionale della produzione artistica.

In mostra opere di Nicola Rotiroti (fondatore Studio54), Simone Tso, Margherita Bianchini, Tommaso Medugno, Ilaria Cappellini, Elio Castellana, Luisa Montalto, attuali membri dello Studio romano.

Studio54 è un atelier attivo nel quartiere multietnico di Torpignattara a partire dal 2006, è luogo di lavoro e d’incontro di artisti che si sono distinti con la loro opera sia a livello nazionale che internazionale. L’attitudine dello Studio, accogliente sin dall’inizio sia verso chi lo abita sia verso chiunque casualmente venga a visitarlo, ha dato vita a una vasta comunità di “amici” e frequentatori che vi ha trovato una casa. Oggi questa casa si trasferisce a Perugia e apre un percorso nuovo di collaborazione e condivisione di esperienze e progetti artistici.

FONTE: Ufficio Stampa Mg2 comunicazione (Giorgio Vicario).

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