La premiazione si ĆØ tenuta il 13 dicembre alla sala dei Notari di palazzo dei Priori. Ha realizzato un corto dedicato al lebbrosario dellāantico ospedale di Santa Maria di Colle.
PERUGIA – Il Magnifico Rione di Porta San Pietro si aggiudica la seconda edizione del Premio Marco Rufini 2022, il concorso di cortometraggi riservato ai Rioni di Perugia1416. Si tratta di un corto dedicato al lebbrosario dellāantico ospedale di Santa Maria di Colle, il cui spunto ĆØ stato preso dallāArchivio di Stato di Perugia, dove ĆØ conservato un registro di una trentina di carte (ovvero circa 60 pagine), scritto tra il giugno 1404 e aprile-maggio 1405. La proiezione e la premiazione dei cortometraggi in gara si ĆØ tenuta ieri sera (martedƬ 13 dicembre) presso la sala dei Notari di palazzo dei Priori a Perugia alla presenza del sindaco Andrea Romizi, dei familiari di Marco Rufini e naturalmente dei Rionali che hanno partecipato alla realizzazione dei filmati. Presenza in massa anche della Compagnia del Grifoncello, in condivisione e a sostegno della rappresentativitĆ storica di Perugia1416.
La serata si ĆØ svolta con attesa crescente, man mano che i rappresentanti dei Rioni precedevano la proiezione del proprio corto esponendone il concept. Ogni filmato ha seguito un approccio diverso, dalla ricerca dāarchivio di origine allāambientazione in luoghi bellissimi e poco frequentati, sconosciuti ai piĆ¹, a fare da cornice alle storie. Tutti accolti con grandi applausi dalla sala, in uno spirito di sfida leale. I soggetti dovevano riferirsi a fatti documentabili, o della tradizione orale documentata, relativi al territorio perugino avvenuti, o originatisi, tra 1350 e 1450. La valutazione della giuria – costituita da Sara Paci Piccolo e Tommaso di Carpegna Falconieri, nelle loro specifiche competenze – ha dato conto di storia, scenografia e costumi analizzando con meticolositĆ ogni aspetto.
āI giudizi ā ha commentato la presidente di Perugia1416 Aps, Teresa Severini – sono stati molto netti, a volte anche troppo severi, a parer mio e di molti, ma si sa, devono essere indicazioni analitiche e costruttive e vanno accettate proprio nel modo che i giurati intendono, come uno sprone a migliorare alcuni aspetti che ai nostri occhi possono sembrare meno rilevanti rispetto alla creativitĆ e al coinvolgimento e che, invece, ad occhi specifici, risultano penalizzanti. Ce ne ĆØ stato per tutti, pur nellāapprezzamento di altri aspetti storiografici: un allenamento per le prossime produzioni. Un vincitore doveva esserci e il Magnifico Rione di Porta San Pietro ha meritato il premio con un bellissimo cortometraggio. Ma tutti hanno vinto per il coraggio e lāentusiasmo profuso nello studio e nelle scene: ci hanno interessato e, come sottolineato anche dal Sindaco, ci hanno insegnato nuovi aspetti e nuove storie. Come, ad esempio, il Magnifico Rione di Porta Sant’Angelo con il viaggio nel tempo nella storia del Nobile Collegio della Mercanzia, o lāetimologia di Via della Sposa del Magnifico Rione di Porta San Susanna, o la storia del lebbrosario di Collestrada del Magnifico Rione di Porta San Pietro;Ā e ci hanno fatto anche sorridere con le āPiccanti confidenzeā del Magnifico Rione di Porta Eburnea, anchāesse originate da un documento dāarchivio del 1418ā.
Non pervenuto il Corto del Magnifico Rione di Porta Sole, pertanto i filmati in gara erano quattro. Il corto vincitore del Magnifico Rione di Porta San Pietro si svolge intorno al lebbrosario dellāantico ospedale di Santa Maria di Colle, lāodierna Collestrada, fondato dal Comune di Perugia nel 1215. Anche qui si parte da un documento dāarchivio per uno spaccato di vita quotidiana allāinterno del borgo tra 1404 e 1405 che, fornendo notizie sui lavoratori dellāospedale, sui lebbrosi, sui beni e prodotti della terra, sulle attivitĆ agricole connesse al volgere delle stagioni, costituisce una struttura articolata sulla quale si snoda il racconto figurato. Collestrada rappresenta, con il suo Cantinone, un vero viaggio nel tempo, nel quale, entrando, ci si ritrova allāimprovviso nel Medioevo.Ā āUn luogo di alta suggestione, che giĆ nella fiction Braccio 3.0 avevamo scelto quale ambientazione perfetta per le molte scene girate con i Grifoncelli per le storie di Braccio, cosƬ come lo ĆØ stata per queste del cortoā, ha concluso Teresa Severini.
I giurati, in consultazione telematica, hanno cosƬ motivato la scelta del Magnifico Rione di Porta San Pietro: āMolto bella lāideazione ed anche la regia/sceneggiatura. Interessante la visione dellāarchivio e della fonte di riferimento, un registro di conti del primo Quattrocento: eccellente spunto per iniziare il percorso visivo. Fotografia accattivante e attenta alla parte evocativa. Forse avrebbe potuto essere maggiormente curato lo stacco tra le pagine del libro e la parte interpretata, che avrebbe potuto essere forse piĆ¹ narrativa e meno didascalica. Tuttavia, il cortometraggio risulta molto piacevole e coerente, sia dal punto di vista della storia che dellāabbigliamento (che eĢ piuttosto accurato, con qualche piccola sbavatura, ma comprensibile)ā.
Grande la gioia e la soddisfazione dei āSanpietriniā per il lavoro fatto e per lāambito premio, un grande piatto in ceramica raffigurante Braccio Fortebracci realizzato a Deruta dal laboratorio Sambuco. Premiata la voglia di realizzare qualcosa insieme, lāaccuratezza e la tenacia, lāorgoglio per il proprio territorio e la lungimiranza che ha fatto loro superare molti scogli: alcune scene erano state addirittura girate, in previsione, alla mietitura e alla vendemmia.
Molto interessante il collegamento fatto da Giovanna Zaganelli, giĆ docente di Critica letteraria e Letteratura Comparata dellāUniversitĆ per Stranieri e moglie di Marco Rufini, tra il focus operato da Perugia1416 sul felice incipit di Rinascimento a Perugia operato da Braccio Fortebracci – da ricordare non solo come uomo dāarme ma anche come statista ā e la narrazione. A partire dallāavvincente scritto di Marco con āQuasi Reā, alle tante iniziative ideate volte ad approfondire questo aspetto fino ai cortometraggi realizzati dai Rioni. Anche il Sindaco, che ha parlato dopo la visione dei corti e ha letto il verdetto dei giurati, ha trovato avvincenti le storie e le sceneggiature aggiungendo il suo plauso allāiniziativa. Romizi, che ha ringraziato la presidente Severini per la tenacia nella guida dellāassociazione, complimentandosi per lo spirito di iniziativa dimostrata con le continue realizzazioni, ha auspicato una continuazione e un crescendo di questo bel concorso. Severini ha concluso plaudendo a tutti i corti per lāapporto dato e ringraziando i Rioni per avere anche in questa occasione voluto e saputo agire per la cittĆ .
San Pietro
Santa Susanna
Sant’Angelo
Eburnea
FONTE: Ufficio Stampa TGC Eventi (Luana Pioppi).