Lo spettacolo “Il mondo altrove” La Stagione 22/23 del Teatro Morlacchi di Perugia termina all'insegna della danza

Con una meticolosa attenzione compositiva, Nicola Galli ci accoglie in un universo esotico sospeso tra Oriente e Occidente.

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Foto di Giulia Di Vitantonio – courtesy: Marche Teatro Inteatro Festival

PERUGIA – La Stagione 22/23 del Teatro Morlacchi di Perugia si conclude all’insegna della danza con lo spettacolo Il mondo altrove di Nicola Galli, in scena sabato 1 aprile alle 18 nell’ambito della Rassegna ā€œPerchĆ© non ballate?ā€, attraverso cui il Teatro Morlacchi si fa palcoscenico privilegiato per le piĆ¹ significative esperienze della nuova danza, aprendosi al pubblico di domani.

La coreografia, le maschere e i costumiĀ sono di Nicola Galli, danzano Margherita Dotta, Nicola Galli, Leonardo Maietto e Silvia Remigio.

Il mondo altrove ĆØ una creazione coreografica in forma di rituale danzato, che celebra secondo una logica scenica il moto di un mondo inesplorato. Nel tracciare un percorso ideale tra Occidente e Oriente, il lavoro ĆØ liberamente ispirato ai rituali indigeni dell’America del Sud, ai simboli e alle tradizioni del teatro Nō giapponese, e all’ossessiva, per certi versi mistica ed eccentrica ricerca musicale del compositore Giacinto Scelsi intorno all’idea sferica del suono.

Dalla porta centrale – che domina lo spazio e cela un altrove – avanzano quattro figure sciamaniche finemente adornate per condurre una cerimonia magica e senza tempo. Il movimento dei corpi e i lineamenti dei loro volti – velati e riconfigurati secondo canoni estranei alla cultura occidentale – custodiscono e offrono al nostro sguardo il rituale di una possibile tradizione altra, agito all’interno di un confine circolare che delimita uno spazio ancora attribuibile al sacro e che raccoglie l’esito di una convivenza armonica tra habitat naturale e azione umana.

L’azione ĆØ pensata al crepuscolo, abbracciata dalle cromie lucenti dell’oro, del ciano e del porpora, per sciogliersi in un dialogo gestuale notturno, espressione di sostegno vicendevole, dono perpetuo, comunione universale e celeste.

Di fronte a questo linguaggio fisico siamo invitati a decifrare i ā€œgeroglificiā€ di questa civiltĆ  ignota, selvatica e capovolta; siamo ospiti chiamati a un esercizio di superamento del confine di ciĆ² che conosciamo, scoprendoci stranieri tra gli stranieri. Accogliere un mondo nuovo e aprirci a un sistema ignoto significa entrare in contatto, senza gerarchie precostituite, con la poesia di segni muti e opachi, sia che appartengano al mondo animale, al mondo vegetale o a una qualsiasi cultura alternativa. Accettando la messa in discussione di qualcosa di sĆ© e ritrovando la propria umanitĆ  nel riflesso dell’incontro.

Biglietti e Info
ƈ possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dellā€™Umbria 075 57542222, dal lunedƬ al sabato dalle 17 alle 20. La prevendita dei biglietti a Perugia viene effettuata presso il Botteghino del Teatro Morlacchi, T. 075 5722555, dal lunedƬ al venerdƬ dalle 10 alle 13.30 e dalle 17 alle 20; il sabato dalle 17 alle 20; nei giorni di spettacolo la domenica dalle 16.

FONTE: Ufficio Stampa Teatro Stabile dell’Umbria (Federica Cesarini).