Simone Cristicchi, lo spettacolo ‘Paradiso’ Dalle tenebre alla luce. Un viaggio poetico e originale nel poema dantesco

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Foto di Edoardo Scremin

PERUGIA – La Stagione 22/23 del Teatro Morlacchi di Perugia, domenica 26 marzo alle 17, ospita Paradiso – Dalle tenebre alla luce, il nuovo lavoro teatrale dellā€™attore, musicista e scrittore eclettico Simone Cristicchi.

Lo spettacolo, di cui Cristicchi ĆØ regista, attore e autore delle canzoni ā€“ nonchĆ© co-autore del testo insieme a Manfredi Rutelli e delle musiche con Valter Sivilotti – ĆØ un viaggio poetico e originale nel poema dantesco (presentato in occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri dai Centri di Produzione Teatrale Elsinor e Accademia Perduta/Romagna Teatri, insieme ad Arca Azzurra e Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato).

A partire dalla cantica dantesca, Simone Cristicchi scrive e interpreta un opera teatrale per voce e orchestra sinfonica, racconto di un viaggio interiore dallā€™oscuritĆ  alla luce, attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come fiume sotterraneo, attraversano i secoli per arrivare con lā€™attualitĆ  del loro messaggio, fino a noi. La tensione verso il Paradiso ĆØ metafora dellā€™evoluzione umana, slancio vitale verso vette piĆ¹ alte, spesso inaccessibili: elevazione ed evoluzione. Il viaggio di Dante dallā€™Inferno al Paradiso ĆØ un cammino iniziatico, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito, e lā€™incontro con lā€™immagine di Dio ĆØ rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince.

Le note di regia. ā€œLa nostra vita ĆØ un grande mistero, che un giorno ci sarĆ  rivelato. Questo sembra dirci Dante Alighieri, con la forza immutata delle sue parole, ancora oggi a distanza di settecento anni. In questo mistero mi sono calato, cercando di raccontare – tra monolghi e canzoni – lā€™inconsueto e rendere testimonianza di ciĆ² che di ā€œmisteriosoā€ ĆØ accaduto nella mia vita. La parola – nella sua nuditĆ  e potenza – ĆØ al centro dellā€™intero spettacolo, e affronta tutte le declinazioni possibili: parola recitata, parola narrata, parola cantata. Con il coautoreĀ Manfredi Rutelli, ho cercato di sviscerare il concetto di ā€œparadisoā€ in tutte sue sfaccettature: dalla ricerca millenaria dellā€™Eden perduto, il mito universale piĆ¹ diffuso in tutte le culture del mondo, fino allā€™insuperato capolavoro dellā€™interaĀ Commedia: il trentetreesimo canto, dal quale ho musicato i primi versi – lā€™Inno alla Vergine Madre. Lā€™epicitĆ  dellā€™orchestraĀ OidaĀ – le cui partiture e la direzione ĆØ del collaboratore storicoĀ Valter SivilottiĀ – diventa la calda placenta dove nuota la voce. Due colonne doriche incorniciano le suggestive e mai didascaliche proiezioni diĀ Andrea Cocchi. Il disegno luci ĆØ affidato alla visionarietĆ  delicata diĀ Rossano Siragusano. La situazione che stiamo vivendo, ha mandato in frantumi tutte le certezze che avevamo, e ci troviamo in una dimensione paragonabile all’attraversata del deserto.
PerchĆ© sappiamo che tutto ciĆ² che ĆØ rimasto dietro non ha piĆ¹ validitĆ , e quindi ci muoviamo in una dimensione sconosciuta. In questaĀ selva oscuraĀ io credo che alla fine riprenderĆ  il sopravvento
quello che ĆØ giĆ  codificato in noi, quella unione fra noi e il Tutto. PerchĆ© ĆØ proprio quando tutto sembra perduto, quando le certezze crollano, che ĆØ possibile ritrovare la coordinata di origine. E comprendere che il vero ‘peccato mortale’ ĆØ lā€™incapacitĆ  di vivere in sintonia con lā€™universo.
Paradiso non ĆØ uno spettacolo su Dante e il suo affascinante iter nel terzo regno ultraterreno della suaĀ Commedia. Non cā€™ĆØ lā€™imponente archittettura, nĆØ gli incontri con i suoi personaggi.
Eppure, proprio grazie ai versi memorabili e alle universali intuizioni del sommo poeta, il mio Paradiso diventa un viaggio iniziatico nella parte piĆ¹ sottile e profonda dellā€™essere, un tentativo di riconnessione con la parte piĆ¹ autentica che ci abita, quella scintilla divina che ci permetta diĀ trasumarā€.

Biglietti e Info – ƈ possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dellā€™Umbria 075 57542222, dal lunedƬ al sabato dalle 17 alle 20. La prevendita dei biglietti a Perugia viene effettuata presso il Botteghino del Teatro Morlacchi, T. 075 5722555, dal lunedƬ al venerdƬ dalle 10 alle 13.30 e dalle 17 alle 20; il sabato dalle 17 alle 20; nei giorni di spettacolo la domenica dalle 16.

FONTE: Ufficio Stampa Teatro Stabile dell’Umbria (Federica Cesarini).