Film Business Think Tank 2023: il Forum dell’audiovisivo italiano Un incontro di alto livello tra operatori del settore e giornalisti finanziari per discutere delle sfide e delle opportunità dell’industria cinematografica e televisiva in Italia

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Sullo sfondo delle dolci colline umbre, nella pittoresca cornice del Resort Vallantica di San Gemini (Terni), si è svolta con grande successo la seconda edizione del Film Business Think Tank (FBTT), un incontro annuale, ad alto livello, prettamente a carattere economico, durante il quale si ragiona della situazione attuale e prospettica del settore audiovisivo, non solo italiano, in un confronto alla pari tra operatori del settore e testate del giornalismo finanziario e trade. L’evento, promosso dall’Umbria Film Commission, sotto la direzione di Alberto Pasquale e la presidenza di Paolo Genovese, è diventato il Forum dell’audiovisivo italiano, un punto di riferimento per i protagonisti dell’industria cinematografica e televisiva in Italia.

Anche quest’anno la tavola rotonda informale, animata da alcuni dei principali giornalisti specializzati e dagli stakeholder dell’audiovisivo, ha affrontato con profondità e passione temi cruciali per la produzione di film e serie. Dall’esplorazione dei finanziamenti pubblici, primo fra tutti il tax credit, alle complesse questioni burocratiche, alla gestione delle professioni creative, l’incontro ha offerto uno spaccato completo delle sfide e delle opportunità del settore.

A questa seconda edizione hanno partecipato illustri figure dell’industria, tra cui Federico di Chio, EVP Strategy and Corporate Marketing di Mediaset Group, Andrea Occhipinti, Presidente di Lucky Red, Marta Donzelli e Gregorio Paonessa di Vivo Film, Marco Grifoni, Chief Financial Officer di Palomar, Marina Marzotto, Amministratore Delegato di Propaganda Italia, Jaime Ondarza, CEO di Fremantle Southern Europe & Israel, Francesco Bruni, regista e sceneggiatore, Barbara Petronio sceneggiatrice e produttrice, Andrea Biondi del Sole 24 Ore come moderatore, Ester Corvi di Milano Finanza e Pino Gagliardi, vicedirettore di The Hollywood Reporter Italia. Al tavolo presente anche Antonella Tiranti, dirigente regionale del servizio turismo, sport e film commission.

Chiare, precise e condivise da parte di tutti le indicazioni sugli interventi più urgenti da attuare per poter sfruttare al meglio i contributi statali, trasformandoli da sostegni assistenzialisti (quali appaiono anche nella percezione comune) a rinforzi, volani verso produzioni sempre più rispondenti al gusto del pubblico: prima fra tutti la stabilità delle regole e la certezza delle tempistiche e del quadro normativo entro cui muoversi;  l’attivazione del fondo di garanzia fermo dal 2016; la tutela delle piccole realtà produttive rispetto all’eccesso di concentrazione costituito dalle società che operano verticalmente dalla produzione alla vendita dei diritti TV; il contenimento dei costi di produzione, aumentati del 30% negli ultimi anni soprattutto per la presenza di set internazionali – fenomeno però attualmente meno impattante. Non ultima,  l’attenzione verso i talenti creativi e la ricerca di contenuto vicino alle esigenze e alle tendenze del pubblico.

L’Umbria Film Commission, grazie all’impegno del direttore Alberto Pasquale, si conferma così promotrice di un confronto costruttivo e stimolante, al quale va aggiunta una nota positiva, ma anch’essa bisognosa di continuità, omogeneità e certezze: considerando infatti l’intera filiera audiovisiva, quella delle film commission è una delle componenti che ha assunto un valore crescente negli ultimi anni, perché ha favorito la dislocazione dei set cinematografici in tutta la penisola (isole comprese). «I servizi e i finanziamenti – diretti e indiretti – offerti dalle varie film commission, compresa quella dell’Umbria, sono ormai diventati un elemento insostituibile per parecchie produzioni, nazionali e internazionali» conclude Alberto Pasquale.

FONTE: Luana Pioppi.