Kafka, Gassmann e Pasotti: Racconti disumani al Teatro Mengoni Due storie di animali che mettono in luce la condizione umana in un mondo di paure e superficialità

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Foto di Chiara Calabrò

MAGIONE (PG) – Prosegue la Stagione 23/24 del Teatro Mengoni di Magione. Mercoledì 22 novembre alle 21 va in scena Racconti disumani da Franz Kafka, uno spettacolo di Alessandro Gassmann interpretato da Giorgio Pasotti, prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo e Stefano Francioni Produzioni.

Due straordinari artisti come Gassmann e Pasotti si misurano con le parole di Kafka, due racconti disumani per parlare agli uomini degli uomini. Una relazione per un’Accademia e La tana, due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e facili, l’altro che racconta quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al sicuro da ogni esterno.

Una relazione per un’Accademia è stato pubblicato la prima volta nel 1917, protagonista una scimmia che racconta come, in cinque anni, si adegua al sistema umano per uscire dalla gabbia nella quale l’hanno rinchiusa dopo la cattura e guadagnare un fac-simile di libertà. La narrazione in prima persona, divertita e distaccata, ripercorre lo studio delle abitudini degli uomini che con sorprendente facilità possono essere imitate e replicate.

La tana è uno degli ultimi racconti dell’autore boemo Franz Kafka, è stato scritto durante la sua permanenza a Berlino nel 1923, e pubblicato postumo e incompiuto per la prima volta nel 1931. Racconta del continuo, disperato sforzo intrapreso dal protagonista, per metà roditore e per metà architetto, di costruirsi un’abitazione perfetta, un elaborato sistema di cunicoli costruiti nel corso di un’intera vita, per potersi proteggere da nemici invisibili. E, nel tentativo di lasciare tutto fuori, costruisce passaggi e corridoi, e nuovi tunnel che portano al niente dei vicoli ciechi, una ricerca della sicurezza ossessiva che genera solo ansia e terrore.

“Penso sia il momento giusto per ridare la parola a questo gigante del teatro e della letteratura, proprio oggi, quando molte delle paure da lui raccontate, trovano posto nella realtà che viviamo – spiega il regista – Andare in profondità in noi stessi, e guardare attraverso le parole di Kafka ciò che ci spaventa, può aiutarci a capire meglio chi è intorno a noi”. 

Info e biglietti
È possibile prenotare telefonicamente al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
Acquisto online sul sito www.teatrostabile.umbria.it

FONTE: Ufficio Stampa Teatro Stabile dell’Umbria (Federica Cesarini).