ESG89: Il driver per contaminare il mondo della formazione con l’impresa 35 anni di attività per il futuro glocal del Made in Umbria

‘ESG89, in occasione dei 35 anni di attività, si pone come driver nella contaminazione multigenerazionale per il futuro ‘glocal’  del Made in Umbria – sostiene Giovanni Giorgetti Presidente ESG89 e Patron del Glocal Economic Forum – Made in Umbria’.

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Giovanni Giorgetti e Paolo Bazzica

Innamorarsi del proprio mestiere, perseguire gli obiettivi con passione e determinazione immaginando il futuro in Umbria. È l’augurio espresso dai numerosi relatori presenti questa mattina all’Auditorium San Domenico di Foligno, davanti a migliaia studenti provenienti dagli istituti superiori del territorio.

‘ESG89, in occasione dei 35 anni di attività, si pone da driver nella contaminazione multigenerazionale per il futuro ‘glocal’ del Made in Umbria – sostiene Giovanni Giorgetti Presidente ESG89 e Patron del Glocal Economic Forum – Made in Umbria’.

Quello su cui “bisogna puntare è una formazione costante soprattutto in un contesto globalizzato come il nostro”, introduce Paolo Bazzica, Presidente della Sezione di Foligno di Confindustria Umbria. “E’ nostro dovere – aggiunge Riccardo Meloni, Vice Sindaco Comune di Foligno – creare terreno fertile per metterli nelle migliori condizioni per vivere il territorio”.

L’obiettivo è unire passato, presente e futuro puntando sui concetti di inclusione, internazionalizzazione e sostenibilità, condivisi da Francesco Asdrubali, Vice Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia. La chiave “è fare ciò che si ama profondamente” – dichiara Salvatore Santucci, Socio Fondatore Santucci & Partners.

“Quando ci si innamora si è disposti a fare qualsiasi sacrificio. Ai ragazzi auguro di innamorarsi di ciò che andranno a fare nella loro vita”, aggiunge Dominga Cotarella, del Board di Cantine Cotarella.

Una passione che si raggiunge con la conoscenza di sé stessi, “Appassionatevi e affrontate il futuro con tanta determinazione”, il consiglio di Luca Mattioni, presidente Fertitecnica Colfiorito.

“Le bandiere siamo noi adulti – aggiunge Cesare Trippella, Head of Leaf EU Philip Morris Italia – che dobbiamo credere nei giovani, farli uscire dalla zona di comfort e dare la possibilità di vivere i propri sogni”.

Un percorso condiviso anche dalle Associazioni di categoria e sindacati per le quali “I giovani sono al centro delle nostre azioni”, dichiara Angelo Manzotti, Segretario Regionale Cisl Umbria. “Il nostro ruolo è sostenere i ragazzi che vogliono mettersi in gioco”, aggiunge Lorenzo Mariani, Direttore Confcooperative Umbria, “Aiutando le imprese a formare il proprio personale e formattare e adeguarsi al cambiamento”, conclude Mauro Orsini, Presidente Confapi Perugia.

“L’attenzione verso le tematiche green e le nuove tecnologie sono i punti di forza dei nostri giovani umbri – sostiene Andrea Marchini, Docente del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università degli Studi di Perugia. “Oggi l’agroalimentare genera 600 miliardi del Pil nazionale – aggiunge Albano Agabiti, Presidente Coldiretti Umbria – la nostra regione può fare da traino”, perché “Anche in una realtà piccola come la nostra si possono fare cose grandi e sentirsi soddisfatti”, dichiara la giornalista Manuela Marinangeli.

Una delle priorità è “Rafforzare il ponte tra formazione e lavoro per limitare la fuga di cervelli”, spiega Andrea Cardoni, Presidente Banca Popolare di Cortona, attraverso un “Business plan basato sulle persone – aggiunge Gianfranco Recchia di Deloitte.

Una strategia condivisa anche da Emanuela Bernardini, People and Culture Trasformation Officer ART SPA: “Siamo davanti alla forza lavoro più potente della storia, per questo siamo di fronte a una grande responsabilità. Fondamentale è la cultura dell’errore, sbagliare è tollerato ed è una risorsa formativa preziosa”.

“Siamo sempre alla ricerca dei giovani che sono il presente e il futuro delle nostre aziende, senza di loro non esiste continuità”, conclude Giuseppe Canalicchio, Ceo REL Srl.

E se il Made in Umbria è la nostra storia, il compito di raccontarla è delle aziende che l’hanno vissuta e che oggi vogliono “Unire la tradizione alle competenze dei giovani”, afferma Marco Bartoloni, Ceo Sitem Spa.

La lezione da non dimenticare resta “Rendersi conto dei propri limiti e circondarsi di persone che ne sanno più di noi”, aggiunge Andrea Marcantonini Presidente MCT Italy, “senza mai perdere la nostra identità, ingrediente base nella costruzione del valore d’impresa”, conclude Andrea Margaritelli, Brand Manager Listone Giordano.

L’appuntamento si rinnova domani 28 novembre dalle 9.30 alle 13.00 con tanti altri relatori, diversi giovani talenti e nuovi spunti di riflessione.

FONTE: Claudia Boccucci.