Località: Palazzo Donini - Salone d'onore - Corso Vannucci, 96
dal 11,00 al 13,00
Categoria: Fiere, Mercati ed Eventi
Presentazione dei risultati della valutazione e selezione di nuove varietà di olivo, frutto di una delle ricerche tra le più ampie e importanti ad oggi sul tema
PERUGIA - Presentazione dei risultati della valutazione e selezione di nuove varietà di olivo, frutto di una delle ricerche tra le più ampie e importanti ad oggi sul tema.
Saranno presenti:
Franco Garofalo, responsabile dell’Autorità di gestione della Regione Umbria,
Pompeo Farchioni, presidente delle aziende agricole Farchioni,
Luciana Baldoni, ricercatrice senior presso il Cnr - Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Perugia,
Maurizio Servili, professore ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari presso l’Università degli Studi di Perugia,
Giacomo Italiani, agronomo delle aziende agricole Farchioni,
Michele Pisante, presidente BF S.p.a.
Coordina:
Maurizio Pescari, giornalista e scrittore.
Al termine dell’incontro, è previsto per tutti
gli ospiti un light lunch presso Barley Agricolo
Umbro (piazza Matteotti 20).
Il lungo programma di miglioramento genetico dell’olivo e la capillare prospezione degli oliveti umbri alla ricerca di varietà locali sconosciute – avviati presso il Cnr - Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Perugia fin dai primi anni 2000 – hanno consentito l’ottenimento di oltre 2.700 semenziali da incrocio, di cui già in campo 1.700 piante, e l’individuazione di oltre 260 varietà sconosciute.
Grazie ai progetti PSR della Regione dell’Umbria INNO.V.O. (2017-2022) e in occasione della conclusione del Progetto OLIVE HUB (2022-2024) e alla partecipazione di importanti aziende olivicole umbre, è stato possibile mettere a dimora in campi di comparazione sia i semenzali che oltre 150 varietà locali sottoponendoli a stringenti criteri di valutazione con l’obiettivo di individuare quelle più produttive e idonee all’intensificazione colturale, in grado di affrontare criticità ambientali e fitopatologiche per produrre oli eco-sostenibili e di alto valore salutistico e territoriale. I risultati di questa esperienza sono più che incoraggianti e possono rappresentare la base di una nuova fase dell’olivicoltura nazionale con importanti sviluppi economici per tutta la filiera!
FONTE: HOMINA Comunicazione e Relazioni Pubbliche Srl - Roberto Blandino.