QUESTI GLI ITINERARI TEMATICI NEL TERRITORIO DI GUBBIO
ITINERARIO 1 – SULLE TRACCE DEGLI ANTICHI UMBRI
Itinerario tendente a valorizzare luoghi e prodotti legati alle tradizioni degli Antichi Umbri, popolazione diffusasi nell’areale compreso tra il Po e il Tevere a formare la cosiddetta Grande Umbria, dalla Romagna fino al Reatino. Fu Gubbio il loro centro più fiorente, come si evince dalla lettura delle Tavole Eugubine (III-I sec. a.C.), importantissime iscrizioni bronzee, unica testimonianza di azioni rituali e sacrificali tipiche degli Antichi Umbri. Furono casualmente trovate nel 1444 nei pressi dell’antico Teatro Romano; nel 1456 furono vendute al Comune di Gubbio che tuttora le conserva nel Palazzo dei Consoli. Tra le tante notizie contenute in questo prezioso documento ve ne sono alcune riguardanti i prodotti agroalimentari degli Antichi Umbri, che hanno originato le abitudini culinarie ancora oggi caratteristiche del territorio eugubino. Tra questi di particolare rilevanza è la ‘mefa’, cioè la crescia sul Panaro, che ancora oggi rappresenta una delle eccellenze dell’enogastronomia eugubina. Il termine “Crescia” ha un’etimologia che rimanda al mondo Romano, richiama la forza della crescita, Cerere, dea della fertilità e delle messi, l’energia feconda e fecondatrice. Cerere che nell’iconografia d’epoca viene raffigurata con una corona di spighe, una fiaccola e un canestro in mano colmo di frutti e di praemetiae, le prime spighe mietute durante la trebbiatura. L’itinerario, pertanto, ricomprenderà i luoghi storicamente legati alle Tavole Eugubine come il Teatro Romano e il Palazzo dei Consoli nonché aziende agricole produttrici di frumento tenero, farro, orzo e mais e i centri per la trasformazione di cereali (Molini del territorio comunale) e ristoranti ed agriturismi che offrono la Crescia sul Panaro.
ITINERARIO 2 – ORO DI PACE
L’obiettivo dell’itinerario è quello di valorizzare e promuovere l’olivicoltura tipica del territorio eugubino, con i luoghi in cui è possibile apprezzare e degustare il suo prezioso prodotto. Infatti, pur ricompreso potenzialmente nel disciplinare di produzione della DOP “Umbria”, l’olio extravergine di oliva della zona presenta caratteristiche peculiari molto particolari e tali da supportare egregiamente un’azione tesa a una sua piena tipicizzazione e identificazione con il luogo di origine. Il naturale portato della presenza degli ulivi è rappresentato dalla loro assimilazione simbolica con la cultura della pace e della civile convivenza, strettamente connessa allo spirito francescano che sembra avvolgere tutto il territorio eugubino, spesso visitato dal Santo di Assisi nelle sue peregrinazioni. Si intende, pertanto, orientare la produzione verso un olio extravergine di oliva monocultivar della varietà tipica locale denominata Borsciona di Gubbio che presenta le seguenti caratteristiche: alberi di medio-bassa vigoria, con portamento espanso ed elevata densità della chioma; produzione elevata e costante con notevole incidenza della cascola; molto tollerante a freddo e siccità. L’olio si ottiene dalla spremitura di drupe di dimensioni rilevanti, con forma tondeggiante che ricorda un’oliva da mensa; da un punto di vista sensoriale è contraddistinto da note erbacee, di mela verde, pomodoro e mandorla. Si prevede, per la campagna olearia 2012-2013, di ottenere un quantitativo limitato di prodotto monocultivar Borsciona di Gubbio grazie ai servizi di molitura offerti dai frantoi presenti sul territorio comunale. L’olio monovarietale sarà poi oggetto, sotto la sapiente di guida di esperti del settore, di panel-test, degustazioni e consumo in tutte le iniziative di carattere enogastronomico e similari che saranno attivate in attuazione del progetto.
INITERARIO 3 – ‘A TAVOLA COL DUCA’
Percorso per valorizzare luoghi e prodotti legati alla figura di Federico da Montefeltro, duca di Urbino nato a Gubbio nel 1422 nel Castello di Petroia, posto lungo il Sentiero Francescano della Pace. Da qui ha inizio l’itinerario che termina nel Palazzo Ducale, in pieno centro storico. Il percorso ha come filo conduttore la carne di Chianina – IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, razza che trova larga diffusione nell’intero territorio regionale e in particolare nell’ambito dell’eugubino-gualdese, dove gli animali vengono allevati secondo metodi tradizionali nel pieno rispetto della normativa sul benessere animale. I vitelloni di razza Chianina certificati garantiscono al consumatore una carne di grande qualità organolettica e nutrizionale e si prestano alla trasformazione in preparazioni culinarie fortemente legate con la storia gastronomica e la cultura del territorio. Saranno quindi coinvolte, rappresentando tappe fondamentali dell’itinerario, le aziende agricole del territorio che offriranno al visitatore la possibilità di visitare le proprie stalle, i pascoli e, qualora presenti, le macellerie aziendali. Forte sarà anche il legame con i ristoratori e gli agriturismi che offriranno menù, opportunamente contrassegnati da un logo creato all’uopo, con pietanze a base di carne Chianina e prodotti agroalimentari tipici. A questo fine, verranno coinvolti il Consorzio di Tutela dell’IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale e le organizzazioni professionali degli esercenti. Di particolare rilevanza storico-culturale i luoghi che saranno teatro degli eventi di promozione quali degustazioni di carne Chianina e corsi di cucina sull’utilizzo delle parti meno nobili, quale quinto quarto e tagli anatomici del quarto anteriore.
Fonte: Comune di Gubbio