Medaglia del Presidente della Repubblica al sindaco di Montefalco

Tesei_Paolucci_Madonna-della-CintolaMONTEFALCO – Medaglia del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella inviata al Sindaco Donatella Tesei quale premio di rappresentanza per la Mostra “Benozzo Gozzoli. La Madonna della Cintola”, che sarà inaugurata sabato 18 luglio alle 18 al Museo di San Francesco. La medaglia è stata consegnata al sindaco di Montefalco e va a sottolineare l’importanza e la condivisione di questo grande evento anche da parte della più importante carica dello Stato Italiano. “Sono particolarmente onorata del premio di rappresentanza alla mostra straordinaria di Benozzo Gozzoli “La Madonna della Cintola” conferito dal Presidente della Repubblica – commenta il Sindaco di Montefalco Donatella Tesei – Questo significativo e prestigioso riconoscimento premia un grande lavoro portato avanti con coraggio e determinazione grazie ad un progetto di territorio condiviso. Il “bello e buono” nonostante le grandi difficoltà dei nostri tempi, si può realizzare”. Intanto, c’è grande attesa per l’arrivo della Madonna della Cintola che dopo 167 anni tornerà nella sua terra d’origine, grazie a una straordinaria opera di restauro eseguita dai laboratori dei Musei Vaticani. Tutti al lavoro per organizzare  la grande mostra che si preannuncia come uno degli eventi culturali più importanti dell’estate umbra, con risalto anche a livello nazionale e internazionale. I lavori di restauro sono stati  già presentati in anteprima alla stampa di tutto il mondo il mese scorso dal direttore dei musei vaticani Antonio Paolucci, ed ora sarà possibile ammirarla direttamente nel luogo dove fu realizzata dal maestro Benozzo Gozzoli fino al 30 dicembre 2015. Ad oggi c’è il massimo riserbo sul giorno in cui la Madonna della Cintola sarà trasportata direttamente dai musei Vaticani al Museo di San Francesco. Il momento dell’arrivo e le successive fasi di collocamento dell’opera saranno documentate e seguite direttamente dai responsabili del musei vaticani e dell’area amministrativa e tecnica del Comune di Montefalco. All’inaugurazione della mostra interverranno: Donatella Tesei sindaco del Comune di Montefalco, Catiuscia Marini Presidente della Regione Umbria, Antonio Paolucci Direttore dei Musei Vaticani e curatore della mostra, Francesco Scoppola Direttore generale Belle Arti e Paesaggio, Monsignor Giampiero Ceccarelli Cancelliere dell’Archidiocesi Spoleto Norcia, Gaudenzio Bartolini Presidente Fondazione Cassa di Risparmio Foligno, Amilcare Pambuffetti Presidente Consorzio Tutela Vini Montefalco, Francescamaria Battazzi Presidente Sistema Museo, Marco Fantauzzi Presidente Lions Club Foligno. Parteciperanno inoltre il neo eletto vice presidente vicario Nazionale di Unioncamere nazionale Giorgio Mencaroni , il presidente di Symbola Ermete Realacci, il giornalista Carlo Cambi e l’amministratore Delegato di Fabiana Filippi Spa oltre ai rappresentanti delle prestigiose cantine di Montefalco. Altre personalità stanno comunicando le loro adesioni.

La Madonna della Cintola

Nel 1450, per l’altare maggiore della chiesa di San Fortunato riformata dagli Osservanti, il giovane Benozzo dipinse a tempera e oro su tavola la splendida Pala raffigurante la Vergine Assunta al cielo nell’atto di donare la cintola a San Tommaso, come prova della sua assunzione al cielo. L’opera esprime tutte le qualità di decoratore di Benozzo Gozzoli. La cintura, che simbolicamente collega cielo e terra, è emblema del ruolo di Maria come mediatrice tra Dio e l’uomo. Con l’assunzione di Maria al cielo, Cristo garantiva a tutti i credenti la futura risurrezione, offrendo consolazione e speranza nell’attesa dell’Ultimo Giudizio. La Pala, custodita nella Pinacoteca Vaticana, fu donata a Pio IX dalla comunità di Montefalco nel 1848, in occasione della concessione al borgo umbro del titolo di città. Oggi torna a Montefalco dopo 167 anni. Durante l’esposizione nella Chiesa di San Francesco, verrà collocata su un basamento per simularne l’originaria collocazione sull’altare; sarà, inoltre, possibile osservarla nella sua interezza, così come è stata fruita ed utilizzata per secoli, riuscendo ad apprezzare ogni particolare anche dell’originale struttura lignea.