Vini bio: l’anima dell’Umbria nel prova d’autore di Roccafiore

Prova-DAutore-RoccafioreIl vino è sempre il frutto d’una strana e complessa alchimia, di un legame tignoso tra il frutto, la terra e l’uomo, un mix nel quale ci mette sempre lo zampino l’andamento stagionale. Specialmente quando si parla di vini biologici. E’ frutto della sinfonia di tre grandi uve, Sagrantino, Sangiovese e Montepulciano, raccolte rigorosamente a mano, il Prova D’Autore di Roccafiore, un vino biologico che esprime al meglio la filosofia di questa azienda umbra che ha fatto dell’attenzione all’ambiente il suo biglietto da visita nel mondo. Nato da tre autoctoni, il Prova D’Autore ha profumi di frutta rossa matura e spezie che si sposano armonicamente in questo rosso con i delicati aromi vanigliati conferiti dai legni d’affinamento. Ne risulta un sapore possente, morbido e vellutato, con retrogusto persistente ed armonioso. Questo vino porta la firma dell’enologo Hartmann Donà ed esprime con il suo nome un doppio aspetto, da una parte il lavoro d’artista fatto da Donà nelle sue continue sperimentazioni e dall’altra il legame con l’arte che caratterizza la cantina della famiglia Baccarelli. Hartmann Donà ha dato la sua impronta ai vigneti di Roccafiore grazie ai microterrazzamenti che permettono di avere l’esposizione solare ideale, con la disposizione orizzontale dei filari lungo le linee di pendenza, ma che costituiscono, allo stesso tempo, una decisione impegnativa. Ogni anno servono, infatti, 700 ore di lavoro ad ettaro di vigneto, contro le 100 di un impianto in pianura. La larghezza di soli 2,10 m e le pendenze non consentono di utilizzare macchine. E’ qui che maturano le uve raccolte a mano del Prova D’Autore. Insomma luoghi, uomo e lavoro nel rispetto della natura, della pianta e dell’uva. Nel rispetto poi, di chi gode della piacevolezza di questo prodotto. Immersa nel verde delle vigne e dei boschi, tra dolci colline in cui le coltivazioni si alternano a vigneti, oliveti e seminativi, Roccafiore è una vera e propria “riserva bionaturale”, che conserva la tradizione agricola del territorio di Todi e nello stesso tempo impiega le innovazioni tecnologiche, trasformandole in ulteriori strumenti di tutela dell’ecosistema esistente. Un connubio dove la tecnologia e la modernità sono al servizio dell’uomo, per migliorare la tradizione, sempre nel rispetto della natura. Un angolo verde d’Umbria.