Canti Popolari della Passione

montecchio-webMONTECCHIO (Giano dell’Umbria) – Domenica 6 marzo alle ore 12:00 nel Castello di Montecchio si intoneranno i Canti Popolari della Passione. In Umbria la voce del popolo è a tutt’oggi ancorata al canto, ossia alla musica spontanea legata alla fatica di tutti i giorni, all’avvicendarsi  delle  stagioni, ai braccianti, ai raccolti, alla vanga, alla zappa, di una terra tanto bella quanto suggestiva. Principalmente però, l’Umbria è legata al canto soprattutto da un punto di vista religioso, in quanto essendo una terra contadina, sin dalle epoche passate, ogni anno si sperava in un raccolto prospero, determinato da fattori tecnici e naturali che insieme contribuivano ad un buono oppure cattivo raccolto, insomma si auspicava nel miracolo. E, proprio da qui che prendono spunto la maggior parte dei riti cattolici, rituali di vegetazione. Nei secoli questi riti si sono arricchiti di rappresentazioni  sacre, di balli e di  canti, che sono poi  il pilastro principale del patrimonio folkloristico di questa regione e dell’intera umanità. Tutto ciò premesso, i canti popolari umbri, sono composizioni che mescolando il sacro ed il profano, si recitano per  ricordare le  feste  del  calendario liturgico, tra cui la drammaticità della Passione.

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