Les Grands Cru: di vino in vino

lesgrandscrus-logo-retinaSPELLO (PG) – Si è svolta a Spello, in una cornice suggestiva si è svolta una manifestazione esclusiva dedicata al mondo del vino, organizzata dall’azienda di distribuzione Les Grands Cru, in collaborazione con l’agenzia di distribuzione Bibendum, agenzia di rappresentanza in Umbria. Un pomeriggio di piacevolissime scoperte e vecchie conoscenze nella degustazione nazionale 2016, tra vini e prodotti alimentari di elevato spessre. La Chiesa Tonda di Spello ha fatto da cornice ad un pubblico altamente selezionato e alla ricerca costante di materie prime di qualità, e di vini che siano espressione del territorio e che sappiano raccontare e trasmettere piacevolezza e passione, prodotti che spesso definiamo di eccellenza. E così un viaggio tra gli Champagne e i metodo classico di Francia; Bordeaux, Borgogna e Alsazia non possono mancare, con i vini che caratterizzano la Francia anche nell’immaginario enoico collettivo, quello capace di evocare sogni e accostare piacevoli ricordi di vini bevuti o quelli desiderati. Basta pensare ai profumi dei vini e ai ricordi e le emozioni che sanno evocare, in un’alchimia a noi ignota. Ricco il catalogo dei vini italiani, ben rappresentati da nord a sud, attraversando tutte le maggiori regioni ad alta vocazione vinicola, ricercando non solo l’indiscussa qualità nei prodotti, ma quella particolarità, quelle sfumature che sappiano rendere indimenticabile un vino e regalare sensazioni piacevoli in momenti importanti o in una semplice cena, capaci di attrarre la curiosità e di farsi ricordare, siano essi nomi blasonati, o cantine sconosciute. E l’alchimia ha regalato un pomeriggio di degustazioni e piacevoli assaggi. Dal Barolo, ai Sauvignon Blanc, dal Nebbiolo, all’Amarone, passando per il Verdicchio, con una sosta obbligatoria in Toscana, finendo poi con la Sicilia e la Sardegna. Insomma ben rappresentate tutte le regioni vinicole italiane e le aree che maggiormente sono capaci di rappresentare il mondo del vino, la nostra storia, la cultura. Una ricerca senza sosta, tra la qualità indiscussa e le capacità anche creative dei vignaioli. Ma gli organizzatori hanno regalato anche dei momenti formativi, grazie al giornalista del Gambero Rosso, Antonio Boco, che ha illustrato i Pinot Noir; e un momento dedicato ad una verticale di Barolo, dove la Cantina Figli Luigi Oddero, ci ha portato alla conoscenza di diverse sfumature che raccontano le stagioni e i territori sui quali nasce l’uva, espressi poi dai vini. Non sono mancati piacevoli assaggi di raffinati prodotti della gastronomia, come sottaceti delicatissimi, conserve di pomodori, salmone affumicato, pasticceria e prodotti di forno sia dolci che salati. A volte penso di essere veramente viziata,e mi piace farmi coccolare passeggiando di vino in vino, assaporando, cercando di capire le caratteristiche, e magari andare alla ricerca di quella che è la qualità che sfuma verso l’eccellenza, poi penso solo che in fondo siamo tutti (o qasi) figli di Bacco…