“Lo Spazio che Occupo”: l’opera d’arte scende in strada e diventa un messaggio pubblico A Perugia un progetto artistico collettivo negli spazi di affissione pubblica, dal 7 al 21 ottobre, nell'ambito del PerSo – Perugia Social Film Festival 2020

Le immagini, sotto forma di manifesto, diventano una documentazione della presenza nella società dell’artista e dell’arte, capace di raggiungere e far parte della vita e della quotidianità di ciascuno.

Qual è lo spazio che un artista occupa nella società, e quale invece come essere umano? Undici artisti attraverso le loro opere riflettono sullo spazio dell’arte nella vita e nell’identità di ognuno di noi.

Lo Spazio che Occupo - Jessica Ielpo
Lo Spazio che Occupo – Jessica Ielpo

PERUGIA – Undici artisti, fra pittori, scultori, performer e filmmaker, chiamati a interpretare e analizzare il tema dello spazio. Oskar Alegria, Tarik Berber, Francesco Ciavaglioli, Giovanni de Gara, Fabio Giorgi Alberti, Alice Gosti, Jessica Ielpo, Mattia Micheli, Riccardo Palladino, Francesco Petrone e Giuseppe Sciortino sono i protagonisti de “Lo Spazio che Occupo”, un progetto artistico pubblico, organizzato dalla galleria d’arte contemporanea Indigo Art Gallery, che sarà visibile sugli spazi di affissione del Comune di Perugia dal 7 al 21 ottobre, nell’ambito della VI edizione del PerSo – Perugia Social Film Festival, evento dedicato al cinema documentario internazionale (in scena dal 7 all’11 ottobre). Le opere di ciascun artista offrono prospettive e punti di vista su due possibili declinazioni dello spazio: quello che gli artisti occupano nella società e quello che invece occupano come esseri umani. Si arriva così a riflettere, più in profondità, sullo spazio dell’arte nella vita e nell’identità di ognuno di noi. Ogni immagine, che sarà riprodotta su un manifesto (formato 70×100) e dislocata in sette itinerari che toccheranno diversi quartieri della città di Perugia, è il risultato di percorsi liberi e personali. Svaniscono quindi la pietra e la pellicola, la tela e il palcoscenico. Restano solo il messaggio, l’idea di cui l’immagine è la testimonianza e una riflessione profonda o leggera, criptica o ironica. Scendendo per le strade, le immagini diventano una prova concreta dell’esistenza dell’arte, una forma di documentazione della presenza nella società dell’artista e dell’arte, capace di raggiungere e far parte della vita e della quotidianità di ciascuno di noi.
Sabato 10 ottobre, alle 17 presso Domus Pauperum (Corso Garibaldi, 86) si terrà la presentazione del Catalogo della Mostra. Evento su prenotazione: info@indigoartgallery.org. Il progetto artistico è organizzato da Indigo Art Gallery – che aprirà i suoi spazi a Perugia a partire dalla metà di ottobre 2020 – e PerSo Film Festival, in collaborazione con il Comune di Perugia.
Differente. non indifferente, questo il claim che riassume lo spirito del PerSo. Il festival, che si è ritagliato nel giro di pochi anni un posto importante nel panorama dei concorsi a livello internazionale, presenterà 8 film in anteprima nel concorso principale, il PerSo Award, e 9 cortometraggi internazionali nel concorso PerSo Short. Il Perugia Social Film Festival, giunto alla sesta edizione, è l’appuntamento dedicato al cinema documentario, luogo di analisi e riflessione sul contemporaneo e sui linguaggi cinematografici. Cinque giorni di proiezioni ad ingresso gratuito, tre categorie di concorso, eventi speciali fuori concorso e workshop.

Info: www.persofilmfestival.it

FONTE: Ufficio Stampa Mg2 comunicazione – studio associato.